Renzi: soluzione su riforme si trova, ma no a toni ultimativi

"Sistema Tatarella è un'ipotesi, ma non è in gioco democrazia"

SET 21, 2015 -

Roma, 21 set. (askanews) – La soluzione per tenere unito il Pd sulle riforme si trova, l’importante è che nessuno usi toni ultimativi e che non si pensi che da questo dipende la tenuta della democrazia. Lo ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi, durante la replica finale alla direzione Pd. “Noi siamo disposti a discutere, salva la doppia conforme. Quella che D’Attorre chiama forzatura io chiamo Costituzione. Se si decide di riaprire la doppia conforme, tutto può essere rimesso in discussione”.

Renzi ha precisato: “Quando faccio riferimento alla legge elettorale delle regioni del 1995 mi riferisco al principio: c’era un meccanismo per il quale c’era una indicazione che non necessariamente corrispondeva ad una elezione diretta. Nel 1995 in Emilia Romagna gli elettori designarono presidente Pier Luigi Bersani, poi Bersani divenne ministro e gli elettori non furono di nuovo chiamati al voto, ma il consiglio regionale elesse presidente mi pare La Forgia”.

Dunque, “quella può essere una soluzione, partendo però dal presupposto che stiamo discutendo di una norma che non è lo spartiacque della democrazia, sennò si dovrebbe arrivare al punto di dire che in Germania il senato non è espressione di democrazia… Le soluzioni tecniche si trovano, il punto a mio giudizio significativo è che cerchiamo – per quanto possibile – di tenere dentro tutti coloro che possono starci dentro, non solo nel Pd, ma che non utilizziamo toni per cui ‘o si fa come diciamo noi, o non ci stiamo’”.