Chiamparino: nel nuovo Senato entrino di diritto i Governatori

E' unica via perchè sia davvero Camera espressione dei territori

SET 10, 2015 -

Roma, 10 set. (askanews) – Perchè il Senato diventi davvero la Camera delle autonomie territoriali dovrebbero farne parte di diritto “i presidenti di regione e i sindaci delle città metropolitane”. Lo ha detto Sergio Chiamparino, governatore del Piemonte intervenendo in audizione in commissione Affari costituzionali al Senato nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla riforma costituzionale.

Chiamparino ha precisato di parlare in qualità di “presidente della Regione Piemonte” e non di presidente della Conferenza delle Regioni. “Credo vada colta questa occasione in cui si intravede la lungimiranza politica di un disegno che mira a superare il bicameralismo affiancando alla Camera che da’ rappresentanza politica al paese una camera che esprima compiutamente il punto di vista dei territori, che è cosa diversa dal pluralismo politico – ha detto -. Nello scegliere questo modello bisognerebbe avvicinarsi il più possibile verso i modelli europei che funzionano meglio, ma mi pare ci siano ancora elementi ibridi che rischiano di pregiudicare la potenzialità innovativa del sistema che si è scelto. La questione di fondo – ha aggiunto – è distinguere tra ciò che rappresenta il pluralismo politico locale e che finirà per rispondere al pluralismo politico nazionale, dall’espressione del punto di vista dei territori. Perciò una forma compiuta sarebbe la presenza nel Senato degli esecutivi delle regioni e delle città metropolitane così il vincolo di mandato territoriale sarebbe garantito”.

“In mancanza di questo – ha concluso Chiamparino – almeno la presenza di diritto dei presidenti di regione e dei sindaci delle città metropolitane avvicinerebbe a questa esigenza. Se si andasse in questa direzione si potrebbe aprire concretamente il tema della eliminazione di tutte le conferenze che è una delle iperbole burocratiche del nostro sistema”.