Boschi al gay village assicura:a ottobre primo ok unioni civil

Vogliamo segno più su diritti civili, stop discriminazione gender

SET 5, 2015 -

Padova, 5 set. (askanews) – La prima volta di un ministro a un gay village porta l’impegno pubblico del Governo con la galassia omosex al riconoscimento in Italia delle unioni civili, con una data al primo sì parlamentare alla legge: metà ottobre. “Renzi, all’assemblea del Pd, si e’ impegnato ad approvare al Senato la legge sulle unioni civili prima del 15 ottobre. E’ un impegno che possiamo rispettare se non ci sarà ostruzionismo sulle riforme costituzionali, che saranno in aula prima”, ha detto la ministro per le Riforme Maria Elena Boschi parlando di unioni civili ieri sera al Pride Village di Padova.

“Noi – ha ricordato ancora Boschi sul contenuto del riconoscimento- abbiamo previsto la possibilita’ per le adozioni del figlio del partner: questo c’e’ nel testo presentato e su questo non si fa marcia indietro, e’ un punto qualificante. In Parlamento – ha evidenziato- stiamo facendo un lavoro prezioso, nel Pd stiamo lavorando Camera e Senato assieme per avere un testo che sia gia’ condiviso dai nostri deputati per evitare troppi passaggi. Io credo che non possiamo più permetterci differenze fra cittadini che si basino sulle loro scelte di vita o il loro progetto d’amore”.

“Noi – ha affermato ancora la minstra più vicina al premier Matteo Renzi- siamo un governo che sta dimostrando, anche con i dati economici e la disoccupazione, che le riforme fanno bene al paese”. E “vogliamo un segno più anche sui diritti civili: che questa sia una riforma con cui il Paese è in grado di dimostrare che è più moderno, in linea con l’Europa anche per questo. Ce la possiamo fare davvero, il governo e’ a fianco di questa battaglia in modo particolare”.

Ma le unioni civili non sono stato l’unico impegno della ministra che ha assicurato la determinazione del governo a combattere ogni discriminazione basata sulla scelta degli orientamenti sessuali e di genere delle persone, gender compresi dunque. “Penso – ha detto Boschi- ci sia stata una forte disinformazione sul tema dell’educazione delle scuole, soprattutto su quanto c’e’ e non c’e’ nella riforma ‘buona scuola’. Li’ c’e’ quello che credo essere un punto di civilita’ che non credo non possa essere condiviso da tutti, cioe’ che nelle varie scuole e con vari linguaggi non sia ammissibile nessuna forma di violenza o di discriminazione nei confronti degli altri e che soprattutto non possa avvenire sulla base di genere o delle scelte fatte dalle persone”.