Ok commissione a premessa ddl unioni civili. Si riprende martedì

Smaltiti 150 su 1.500 emendamenti

SET 2, 2015 -

Roma, 2 set. (askanews) – Il ddl presentato da Monica Cirinnà (Pd) sulle unioni civili anche fra persone dello stesso sesso non ostacolerà il cammino delle riforme costituzionali, ma continua ad essere oggetto di un braccio di ferro interno alla maggioranza di governo. Nella giornata di oggi la commissione Giustizia del Senato ha dato una robusta sfoltita agli emendamenti (circa 150 fra preclusi e votati su un totale di oltre 1.500) approvandone in particolare uno, considerato “premissivo” all’articolo 1. In ogni caso la stessa Cirinnà ai cronisti ha spiegato che il provvedimento dovrebbe approdare in aula “prima del 15 ottobre, visto il ritmo dei lavori”.

La nuova norma, proposta dal Pd e concordata nella sua formulazione finale dopo una breve sospensione dei lavori, inserisce le unioni civili nel quadro dell’articolo 2 della Costituzione, che parla dei “diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità”. Le unioni civili sono, in base alla norma approvata, appunto distinte dal matrimonio in quanto “formazione sociale specifica”: un “passo avanti” che ha portato all’astensione di Ncd, che per bocca di Giovanardi ha parlato di “riduzione del danno”, ma confermando la contrarietà a tutto il resto del ddl.

I lavori riprenderanno martedì alle 11.30 e poi probabilmente giovedì 10 settembre, e l’ufficio di presidenza della commissione oggi ha ipotizzato anche una notturna per mercoledì 9; al momento, tuttavia, la conclusione appare lontana e dovrebbe consentire di tenere al riparo da fratture troppo profonde la maggioranza che deve affrontare il delicato passaggio del ddl Boschi sul nuovo Senato.