Napolitano: sulla riforma del Senato non si può tornare indietro

Lettera al Corriere: no a contrapposizioni distruttive

AGO 6, 2015 -

Roma, 6 ago. (askanews) – Sulla riforma del Senato “non si può tornare indietro”. Lo ha scritto il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, in una lettera al Corriere della Sera.

Sottolineado che la “parola conclusiva” la diranno i senatori alla ripresa autunnale, secondo Napolitano, “un punto fermo è stato ormai posto. Ed è stato posto con la netta riaffermazione da parte della presidente Finocchiaro della scelta già compiuta in ambedue i rami del Parlamento e da cui non è pensabile si torni indietro. La scelta è quella della natura del nuovo Senato con cui si intende porre termine alla stortura storica del bicameralismo paritario, dando vita a un Senato che rappresenti le istituzioni territoriali”.

Napolitano ha rivolto quindi “un forte appello a quanti continuano a esprimere orientamenti così rischiosi per le sorti di una già troppo tardiva riforma costituzionale di cui l’Italia, la democrazia repubblicana, il nostro Parlamento hanno profondo bisogno. Si è discusso a lungo e liberamente; la strada è aperta per l’adozione, da parte dell’assemblea del Senato, di modifiche e puntualizzazioni utili e non dirompenti rispetto a una costruzione di riforma come quella ormai già giunta a buon punto. Non si sovrappongano a un confronto che resti nei limiti di una doverosa responsabilità comune, contrapposizioni politiche distruttive e puri artifizi polemici. Questioni di indirizzo politico o di metodo nella gestione del governo e del suo rapporto con il Parlamento vanno poste (e adeguatamente motivate) in sedi appropriate e con proposte che non si traducano in fattori di paralisi di quell’impegno di riforma costituzionale che era apparso e auspico possa ancora tornare ad essere largamente riconosciuto e condiviso”.