Prodi: un errore il vertice a due franco tedesco, non imparano…

"Renzi? Da un anno e mezzo auspico ruolo dell'Italia più attivo"

LUG 7, 2015 -

Roma, 7 lug. (askanews) – Dopo il referendum greco sull’austerità, vinto dal fronte del no guidato dal governo di sinistra, “ora comincia comunque una partita nuova. Siamo fortunatamente condannati a riaprire le trattative. Su tutto, anche sulla ristrutturazione del debito”. E’ la lettura che Romano Prodi, ex presidente del Consiglio, ex presidente della Commissione europea, ha offerto al quotidiano Avvenire in una intervista.

A Prodi non è piaciuto l’incontro Merkel-Hollande: “Se si riparte dai vertici a due franco-tedeschi, ho l’impressione – ha osservato – che non si sia imparato molto. Non è questa l’Europa che sognavo, per la quale abbiamo lottato. Quanto al presidente del Consiglio Matteo Renzi, “io non lo so cosa pensa… E’ da un anno e mezzo che auspico un ruolo dell’Italia più attivo perché, assieme agli altri stati del Mediterraneo, potrebbe coagulare un arco più ampio di Paesi. Il fatto è che qui ognuno, ogni Paese pensa di essere migliore degli altri. La Francia da sempre, la Spagna perché pensa di essere uscita dalla crisi malgrado abbia ancora una disoccupazione così forte. Il guaio è che il livello dei nazionalismi è ancora troppo forte”, ma “tenendo conto soprattutto delle politiche nazionali si finirà per far chiudere bottega all’Europa”.

Cosa pensa dei politici italiani andati ad Atene? “Penso – ha replicato l’ex premier – che nessuno ha passione per la politica europea. Non sono mica andati ad aiutare Atene, sono andati per i loro interessi di partito, perché trovavano un palcoscenico adatto. Ai greci non gliene importava molto della loro presenza… Ciò premesso, va detto che il loro disegno è riuscito”.