Insegnanti e sindacati tornano in piazza: no a scuola Renzibullo

Mobilitazione permanente davanti a Senato, azioni legali di massa

GIU 23, 2015 -

Roma, 23 giu. (askanews) – “Difendiamo la scuola pubblica dal bullismo di Renzi”: con questo slogan una cinquantina di attivisti e militanti di associazioni del mondo della scuola, sindacati confederali e non, hanno manifestato a pochi passi dal Senato, in piazza delle Cinque Lune, per chiedere il ritiro del ddl di riforma della scuola sul quale il governo potrebbe porre la fiducia nelle prossime ore. I manifestanti hanno bloccato per alcuni minuti il traffico esponendo striscioni e urlando slogan in difesa della scuola pubblica.

“Riforma si’ ma non in questo modo, assunzioni si’ ma non legate al modello organizzativo renziano della scuola – spiega Bruna Pitrola insegnante in un istituto tecnico di Ostia -. Se devo essere assunta e rimanere tre anni nell’incertezza ed essere appesa al giudizio di un preside su di me preferisco rimanere precaria. Le assunzioni sono possibili e fattibili senza essere legate alla riforma voluta da Renzi”. Anche se dovesse passare la fiducia movimenti e sindacati promettono una mobilitazione permanente.

“Continueremo a manifestare il dissenso – annuncia Eugenio Ghignoni segretario generale della Flc Cgil Roma e Lazio – e solleveremo in tutte le sedi il problema di costituzionalità di questa legge”. Gli fa eco Nazarena Benedetti della Gilda: “A settembre la scuola esploderà, ci sarà un disordine generale perché il ministero non farà a tempo a mettere a regime le novità della riforma”. Infine come spiega Margherita Franzese, insegnante della scuola media e arrivista di Illumin’Italia, associazione che ha promosso vari flash mob negli ultimi mesi, ” stiamo valutando anche azioni legali di massa per tutelare diritti che non sono stati rispettati”.