Tensione Pd-Ncd su arresto Azzollini. Caso in Senato dal 16

Ma Schifani assicura: nessuna conseguenza sul governo

GIU 11, 2015 -

Roma, 11 giu. (askanews) – La richiesta di arresto per ilsenatore Antonio Azzollini continua ad agitare le acque tra ilsuo partito, Ncd, e il Pd. Soprattutto dopo che il presidentedem, Matteo Orfini, ha spiegato che l’intenzione sarebbe quelladi votare a favore. “Credo che di fronte a una richiesta delgenere – ha affermato – si debbano valutare le carte ma mi pareche sia inevitabile votare a favore dell’arresto”.

Parole a cui è seguita una sollevazione da parte di alcuniesponenti di Ncd, tra cui Gaetano Quagliariello, che hannoaccusato il Pd di avere una posizione pregiudiziale. Da qui, laleggera correzione di rotta di Orfini che, in una telefonata, hagarantito che comunque nessuna decisione sarà assunta senza prima aver fatto una attenta “lettura delle carte”.

Nonostante questa, situazione di tensione, tuttavia, altiesponenti del partito di Alfano ci hanno tenuto a sottolineareche comunque non ci saranno conseguenze sul governo. Come fanno i due capigruppo di Camera e Senato. “Sono due piani diversi, non ci sono collegamenti, qui – spiega per esempio Renato Schifani – si discute della libertà di una persona”.

Intanto la giunta per l’immunità del Senato ha stabilito i tempiin cui sarà esaminata la richiesta a carico del presidente dellacommissione Bilancio, Antonio Azzollini: si parte martedìprossimo, 16 giugno, con l’obiettivo di concludere i lavorimercoledì 24 giugno.