Mattarella: combattere fame e disuguaglianze sola via per pace

Il capo dello Stato: migrazioni dramma epocale, serve cooperazione

GIU 6, 2015 -

Roma, 6 giu. (askanews) – Combattere la fame e le disuguaglianze nel mondo è l’unico modo per mettere fine alle guerre, agli “odii e ai fanatismi”, alle tensioni sociali e dunque è l’unica via per la pace nel mondo. E’ questa la strada indicata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che nel suo intervento alla 39esima conferenza Fao a Roma ha ricordato che “la fame è causa concorrente o scatenante di violenze e anche di guerre, e contrastarla è una preziosa opera di pace”.

Secondo il capo dello Stato, “sconfiggere la povertà e la malnutrizione è possibile. Difficile ma possibile” e lo dimostrano i recenti successi delle azioni internazionali messe in atto e che hanno portato 72 paesi a dimezzare il tasso di malnutrizione. “L’umanità non può rinunciare a questo traguardo – ha ammonito Mattarella -. Non ci sarà mai vera pace se permarranno queste disparità”.

Ma questo non è solo un tema che riguarda i paesi del terzo mondo, avverte il Presidente della Repubblica: “Povertà, diseguaglianze e disoccupazione sono mali che riguardano ogni Paese, indipendentemente dal grado di sviluppo. Sono piaghe che affliggono tutti” e “aprono fratture sociali che deprimono anche le potenzialità di sviluppo”.

Infine Mattarella ha legato il tema della povertà e della fame anche all’emergenza epocale dell’immigrazione. “Solo contribuendo a migliorare le condizioni di vita di chi oggi fugge da guerre, persecuzioni o carestie sarà possibile contenere le dimensioni di un problema epocale, e con il quale dovremo convivere a lungo”, ha osservato, ma “senza cooperazione tra Paesi e tra Continenti ogni barriera diventerà insicura e finirà per alimentare ulteriormente odii e fanatismi”.