Domani si chiude campagna elettorale, ancora polemiche su De Luca

Il candidato: "Non si applicherà". Attesa lista 'impresentabili'

MAG 28, 2015 -

Roma, 28 mag. (askanews) – A 24 ore dalla chiusura della campagna elettorale per le Regionali, è ancora il caso Vincenzo De Luca e quello dei candidati cosiddetti ‘impresentabili’ a infiammare la polemica. Il candidato Pd a governatore della Campania, condannato in primo grado per abuso d’ufficio, sostiene che “la legge Severino è applicabile solo per chi è stato già eletto e non per chi viene eletto per la prima volta”. Quindi “il problema della Severino è superato” e “non verrò sospeso”.

Ospite a Radio uno, il leader di Fi, Silvio Berlusconi, che per effetto di quella legge invece è decaduto da parlamentare, commenta risentito: “Renzi può intervenire con una modifica alla legge Severino, cosa che non ha ritenuto di fare quando si è trattato di Silvio Berlusconi”. Il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, assicura che se De Luca vincesse le elezioni “il governo ovviamente rispetterà la legge” sottolineando che l’ex sindaco di Salerno “è candidabile ed è eleggibile”. Per il il presidente dell’Anac (Autorità nazionale anticorruzione), Raffaele Cantone, la legge è “chiara” e sarà “il presidente del Consiglio a fare le sue valutazioni”, a decidere sulla eventuale sospensione, in caso di vittoria di De Luca. Ma il capogruppo di Sel alla Camera, Arturo Scotto, avverte: “Renzi eviti manovre ad personam”.

Intanto per domani alle 13 la presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi, ha convocato una seduta plenaria per comunicazioni sulla lista dei cosiddetti candidati impresentabili, in parte rivelata martedì scorso con una fuga di notizie. Secondo il senatore di Gal Paolo Naccarato “non succederà nulla, i nomi dei presunti impresentabili non usciranno perché fare uscire una lista di nomi alla vigilia del silenzio elettorale è una cosa su cui riflettere attentamente, una simile decisione ha troppi risvolti”. Ma il Movimento 5 Stelle non ci sta: “E’ intollerabile – dice la capogruppo alla Camera – l’omertà sui nomi degli impresentabili candidati alle elezioni regionali. I cittadini devono sapere chi è rinviato a giudizio o condannato per mafia e si presenta nelle liste di destra e sinistra. Il M5S lo ribadisce: fuori i nomi”.

Renzi, che in questi giorni di incessanti comizi ha sempre sottolineato che “il Pd non accetta lezioni di legalità da nessuno”, oggi evita l’argomento: parla di lavoro a Melfi con Sergio Marchionne in visita allo stabilimento Fca e in Sardegna per l’apertura del cantiere dell’Ospedale Mater Olbia di globalizzazione e di “voltare pagina”. Domani sarà ad Ancona e in serata nella sua Firenze. Silvio Berlusconi, il leader della Lega, Matteo Salvini, e quello di Ncd, Angelino Alfano, invece, per le ultime ore di campagna elettorale, scelgono la televisione: saranno ospiti di Enrico Mentana su La7. A Napoli ci saranno Nichi Vendola, leader di Sel, con il candidato presidente Salvatore Vozza, e Luigi Di Maio per la candidata M5S Valeria Ciarambino.