Grasso: incredibile discutere di gay, noi fanalino coda diritti

Urgente agire su piani culturale e politico

MAG 19, 2015 -

Roma, 19 mag. (askanews) – E’ “incredibile” che in Italia si debba ancora discutere, scontrarsi sui diritti degli omosessuali. “E’ frustrante” organizzare ancora oggi un convegno sulla “diversità come valore” quando il premier del Lussemburgo si sposa con il suo compagno. Ed è preoccupante constatare come l’Italia il nostro Paese sia “fanalino di coda europeo per quel che riguarda la tutela dei diritti e gli episodi di discriminazione, che registrano un sensibile aumento”. Un simile quadro “deve indurci ad una serie riflessione e testimonia come, purtroppo, sia necessario e urgente agire tanto sul piano culturale che su quello politico”. Così il presidente del Senato Pietro Grasso è intervenuto a Palazzo Giustiniani al convegno “Diritti omosessuali, diversità come valore”, promosso dalla vicepresidente del Senato Valeria Fedeli e che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Mara Carfagna, Benedetto Della Vedova, Luigi Manconi.

“A dire la verità – ha esordito Grasso – confesso di non essere affatto felice di essere qui: trovo frustrante l’idea che nel 2015, in un Paese occidentale che si ritiene civile e moderno, siano ancora necessarie occasioni come quella di oggi, eppure è così, tanto è diffuso e radicato il pregiudizio omofobico”. Per il presidente del Senato “molta strada è stata fatta se pensiamo che solo 25 anni fa l’omosessualità era ancora considerata una malattia mentale ma molta ancora bisogna percorrerne per poter assicurare a chiunque, a prescindere dal suo orientamento sessuale, pari dignità e pari diritti”. Mentre a pochi chilometri dall’Italia il premier del Lussemburgo, Xavier Bettel, politico cattolico e di centrodestra, si sposa con il suo compagno, ha ricordato Grasso, “in Italia dobbiamo ancora assistere alle lotte tra sindaci e prefetture per un semplice registro delle unioni civili, o discutere oggi come si possa trasformare la diversità in valore. Sembra incredibile ma è così”.