Stop per deputati condannati, ecco la norma approvata alla Camera

Vale per mafia, terrorismo e reati contro la P.a.

MAG 7, 2015 -

Roma, 7 mag. (askanews) – La delibera approvata oggi dall’Ufficio di Presidenza di Montecitorio prevede lo stop ai vitalizi e alle pensioni dei deputati condannati per reati di particolare gravità come quelli per mafia, terrorismo, contro la pubblica amministrazione, come concussione e peculato. Si tratta in genere di reati che ledono la dignità della carica ricoperta. Le norme si applicano in caso di condanne in via definitiva a più di due anni per reati comuni che prevedano un massimo edittale non superiore ai sei anni.

Le misure sono adottate dall’Ufficio di Presidenza previo accertamento da parte dell’amministrazione della Camera dei relativi presupposti e non possono essere applicate in caso di ribailitazione del deputato interessato e nel caso di assegni e pensioni di reversibilità, nel caso in cui il parlamentare sia deceduto prima dell’entrata in vigore della delibera.

Le norme non saranno retroattive e comporteranno inoltre il diritto alla restituzione in un’unica soluzione alla somma corrispondente della somma corrispondente alle somme trattenute a titolo di contributi, detratti gli importi già corrisposti sotto forma di assegno vitalizio o pensione.

La delibera entrerà in vigore il sessantesimo giorno successivo alla data dell’approvazione della delibera di Montecitorio e l’amministrazione della Camera, entro il medesimo termine, dovrà comunicare all’Ufficio di Presidenza gli esiti degli accertamenti svolti sulla sussistenza delle condizioni della cessazione dei vitalizi.