In Italia 170mila sbarchi nel 2014. E +43% nei primi mesi 2015

Dossier Senato: più che triplicati arrivi da Siria e Corno Africa

APR 27, 2015 -

Roma, 27 apr. (askanews) – Nel corso del 2014 sono sbarcati sulle coste dell’Italia meridionale 170.000 persone. Nei primi due mesi del 2015 il ritmo degli sbarchi si è ulteriormente intensificato: è il 43% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.E’ quanto risulta dal dossier immigrazione redatto dal servizio studi del Senato, pubblicato ad aprile.

Fino alla fine di febbraio 2015, sono stati 7.882 i migranti sbarcati sulle coste italiane mentre nello stesso periodo del 2014 gli stranieri arrivati via mare furono 5.506. Si è dunque avuto nel raffronto tra questi due primi bimestri un aumento del 43 per cento. Inoltre gli stranieri presenti nelle strutture d’accoglienza (temporanee, centri d’accoglienza e per richiedenti asilo, posti Sprar) al mese di febbraio 2015 sono in tutto 67.128.

Le presenze più numerose risultano in Sicilia (13.999 persone, pari al 21% del totale nazionale). Seguono Lazio (8.490, pari al 13%), Lombardia (5.863, il 9%) e Puglia (5.826, il 9%). Nelle 1.657 strutture temporanee presenti in tutta Italia si trovano 37.000 ospiti.

Nel 2014 sono transitati complessivamente nei Cie italiani 4.986 stranieri di cui 2.771 sono stati effettivamente rimpatriati. Nel 2013 sono stati 6.016 gli stranieri transitati nei Cie, dei quali 2.749 sono stati rimpatriati.

Più che triplicato il flusso di siriani (da 11.307 a 42.323) e quello proveniente da Paesi del Corno d’Africa, segnatamente Somalia ed Eritrea (da 13.097 a 40.085). I migranti sono risultati, in prevalenza, di giovane età: inferiore ai 36 anni, e di sesso maschile (il 70% circa del totale). Significativo il numero di minori, che è arrivato a sfiorare il 20%. La maggioranza di questi ultimi risultava non essere accompagnato (il 70% del minori).

In generale i migranti provengono dalle aree del Sahel, dell’Africa occidentale e del Corno d’Africa, nonché dalla fascia asiatica che comprende il Vicino e il Medio Oriente, il Sub-continente Indiano e parte della Penisola Indocinese.La massiccia corrente migratoria che origina dal Corno d’Africa e dalla Siria investe, in primis, gli Stati contermini. Il prolungarsi delle crisi e le precarie condizioni di vita nei campi di accoglienza inducono il 20 -35% dei profughi – spesso “convinti” dalle stesse organizzazioni criminali – a dirigersi illegalmente verso mete ritenute più favorevoli, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista della sicurezza (Europa e Nord America).