Italicum, Civati: sostituire minoranza Pd è fuori da Costituzione

Si cancella la funzione del lavoro in Commissione

APR 20, 2015 -

Roma, 20 apr. (askanews) – Sostituire dalla commissione Affari Costituzionali della Camera tutti i componenti della minoranza Pd contrari all’Italicum è “fuori dalla Costituzione”. Lo scrive il deputato del Pd Pippo Civati sul suo blog. “L’Italicum – sottolinea – è già stato approvato? Pare che il Pd intenda sostituire i parlamentari in disaccordo con la linea del segretario e poi mettere la fiducia sul provvedimento in aula. Lo spirito dell’Italicum è già dentro di noi, diciamo così. Pazienza se esiste l’articolo 67 della Costituzione, che impone che non ci sia alcun mandato imperativo dei parlamentari: un articolo sbaragliato da queste due decisioni. La sostituzione di massa non ha precedenti nella storia repubblicana, la fiducia sulla legge elettorale è collegata a un episodio del 1953, quando si votò la legge truffa”.

“Dal punto di vista parlamentare – sottolinea Civati – sostituire tutti coloro che non sono d’accordo, sulla base delle loro intenzioni di voto, significa cancellare la funzione politica e istituzionale del lavoro in Commissione. Se voti bene, partecipi. Se no, stai a casa, che mettiamo uno che vota bene. Se potesse, insomma, li sostituirebbe anche in aula. E certamente lo farà con le liste elettorali, una volta che si andrà al voto. Sorprende che nessuno abbia nulla da obiettare e che tutto ciò passi tutto sommato in cavalleria”.

“Si può fare? Si può – spiega – per la sostituzione di un parlamentare a favore di un altro, così dice il regolamento. Ma è del tutto evidente che sostituire in massa i componenti delle minoranze è altra cosa: è l’affermazione dell’imperativo di mandato, peraltro travisato rispetto al programma elettorale, al patto sancito con gli elettori. Una cosa che è fuori da ogni consuetudine e anche fuori dalla Costituzione. Ma tanto stiamo cambiando la forma di governo senza dirlo, rovesciando la democrazia parlamentare. Che cosa volete che sia la sostituzione di tutti i parlamentari che denunciano il problema?”.