Naufragio, Zaia: questo non è il momento delle polemiche

"Cordoglio, vicinanza, ma anche riflessione politica"

APR 19, 2015 -

Belluno, 19 apr. (askanews) – “Non è il momento delle polemiche, ma dell’essere uniti”. Lo ha detto il governatore del Veneto, Luca Zaia, commentando la tragedia dei 700 morti del canale di Sicilia.”È un momento di cordoglio, di vicinanza, ma anche di profonda riflessione su come aiutare questi profughi disperati che perdono la vita in mare” ha aggiunto Zaia, a margine del raduno dei carabinieri a Belluno. In relazione alle parole del premier Renzi, per cui l’Europa è chiamata ad intervenire presto sulla questione profughi, il presidente della Regione ha affermato: “Queste cose le diciamo sempre: non è il momento delle polemiche, ma dell’essere uniti, cosicché queste tragedie non abbiano più modo di verificarsi. Questo lo si può fare cercando una soluzione, aiutando i profughi a casa loro e creando le condizioni affinché il popolo africano non scappi dall’Africa”.”In passato – ha proseguito Zaia – governi di colore politico differente dall’attuale, creando le condizioni nei luoghi di partenza dei profughi hanno evitato queste tragedie ed hanno dato una risposta purtroppo ai bisogni impellenti di quei territori. Bisogna continuare a lavorare su quel fronte, creando le condizioni per una vita democratica lì, una vita rispettosa della dignità umana, per dare risposte immediate”. Rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se resta il no del Veneto all’arrivo di nuovi profughi (se ne discuterà in un vertice domani alla Prefettura di Venezia), Zaia ha sottolineato che “non è una questione politica: il no mio si aggiunge al no dei sindaci, dei prefetti. Questo perché l’accoglienza in tendopoli o in caserme abbandonate che sono discariche a cielo aperto non è rispetto della dignità umana, quindi la risposta deve essere un’altra”.