Renzi: a Milano falle nel sistema, ma l’Italia non è nel terrore

"Fare chiarezza su sparatoria tribunale, ma non strumentalizzare"

APR 9, 2015 -

Roma, 9 apr. (askanews) – Di certo nel sistema di sicurezza del Tribunale di Milano “evidentemente ci sono state delle falle”, ma questo non significa che l’Italia sia “un Paese in uno stato di terrore”. Matteo Renzi riconosce che la sparatoria al Tribunale milanese è una “fatto incomprensibile e gravissimo”, ma al tempo stesso invita le opposizioni a “non strumentalizzare” la vicenda e soprattutto a non coinvolgere l’Expo che sarà inaugurata il 1 maggio a Milano: “Non vedo cosa c’entri”.

Il primo pensiero del premier è per le vittime: “Voglio esprimere il senso del dolore profondo che a nome del governo e mio rivolgo, con un sentimento di vicinanza, alle famiglie delle vittime di Milano, alla città di Milano, alla magistratura e alla famiglia del giudice Ciampi, alla avvocatura e alla famiglia dell’avvocato Claris Appiani, alle persone che stanno lottando per la vita sotto i ferri dei medici. E’ un giorno di dolore per tutti, è il momento del cordoglio”.

Ma poi entra nel merito di quanto accaduto: “Non è la prima volta” che avviene una sparatoria all’interno di un Tribunale, “ma deve essere l’ultima”. Per questo “il governo ha dato mandato di fare piena chiarezza sulle falle del sistema che evidentemente ci sono state perchè è impossibile che una persona entri armata in un Tribunale”. Dunque “bisogna capire chi è il responsabile” della falla nel sistema di sicurezza, e poi fare in modo che “chi ha sbagliato paghi”. Sui dettagli il premier rimanda agli inquirenti e ai responsabili della sicurezza del Tribunale di Milano: “Il Governo ha dato un mandato molto forte e da parte mia c’è bisogno di ascoltare e di assicurare la piena collaborazione degli organi dello Stato”.

Quello che a Renzi preme sottolineare è che, a un mese dall’inaugurazione dell’Expo di Milano, la sicurezza in Italia è garantita: in primo luogo perchè “il nostro sistema di sicurezza poggia su donne e uomini che si sono dimostrati capaci di atti di vero eroismo” come l’aver fermato il killer di Milano che al momento dell’arresto “era ancora armato, aveva ancora dei caricatori e poteva ancora fare male”. Certo, quello che è accaduto a Milano “è gravissimo, ci dovranno essere tutte le indagini del caso ma non bisogna strumentalizzare questa vicenda e soprattutto non capisco cosa c’entri Expo. Il paese non è in uno stato di terrore”.

L’ultimo punto riguarda il clima nel governo, con in particolare il ministro dell’Interno Angelino Alfano messo sotto accusa da diversi settori dell’opposozione. Renzi invece tiene a “ringraziare” Alfano “che era già a Milano” e il ministro della Giustizia Andrea Orlando “che si è recato a Milano immediatamente”. E sull’intera vicenda Renzi ha assicurato che “il governo è pronto a riferire in Aula se ci sarà la richiesta”.