Ingrao compie 100 anni, primo comunista al vertice Istituzioni

La sinistra lo festeggia, Montecitorio lo celebra con Mattarella

MAR 30, 2015 -

Roma, 30 mar. (askanews) – “Avevo appena vent’anni quando dallo Stretto di Gibilterra il fascista Franco accese in Spagna la scintilla del secondo conflitto mondiale”. Così le parole di Pietro Ingrao testimoniano il secolo trascorso dalla sua nascita, in un messaggio inviato al suo paese natale, Lenola, che oggi festeggia i 100 anni dello storico esponente del Pci.

Fu a 25 anni che Pietro Ingrao, campano di origini siciliane, aderì al Partito comunista e da oltre un anno aveva iniziato la sua attività antifascista che lo portò a partecipare alla Resistenza partigiana. Prima della passione politica, ci fu quella per il cinema, con la frequentazione del Centro sperimentale di cinematografia come allievo regista, e la laurea in Giurisprudenza e in Lettere e filosofia.

Nel 1947 divenne direttore del quotidiano L’Unità, e da allora il percorso intrapreso lo ha visto nel Comitato centrale del Pci, poi nella segreteria e da lì rivendicare il “diritto al dissenso”, una cifra che lo caratterizzerà per l’intero corso della sua vita e che non lo condusse mai allo scissionismo. Dopo essere stato il primo presiedente comunista della Camera dei deputati, Ingrao sarà tra i più fermi oppositori della svolta della Bolognina, quella svolta che attraverso Achille Occhetto traghettò i comunisti dal Pci al Pds. Nel 1993 Ingrao decide però di uscire dal Partito del democratici di sinistra e, in seguito, di appoggiare, da indipendente, Rifondazione comunista e la Sinistra arcobaleno.

Partigiano, politico, giornalista, scrittore, padre di 5 figli – che ebbe dalla moglie Laura Lombardo Radice – a 96 anni, nel 2011, Ingrao non rinuncia a rimanere in contatto con il nuovo mondo, quello delle tecnologie, apre un sito internet e scrive “Cara lettrice, caro lettore, internet non è un mezzo consueto, per chi è nato nel 1915; ma è il mezzo di comunicazione del presente, e ho pensato di usarlo. Sono un figlio dell’ultimo secolo dello scorso millennio: quel Novecento che ha prodotto gli orrori della bomba atomica e dello sterminio di massa, ma anche le speranze e le lotte di liberazione di milioni di esseri umanià Il mondo è cambiato, ma il tempo delle rivolte non è sopito”.

I festeggiamenti per i suoi 100 anni sono già iniziati lo scorso sabato nel cinema di Lenola, mentre domani sarà invece Montecitorio ha rendergli omaggio con un convegno dal titolo “Perché la politica” al quale parteciperà anche il capo dello Stato, Sergio Mattarella.