Domani Italicum in Commissione Camera, incognita numeri per Renzi

Minoranza Pd presente in forze. Ipotesi passaggio diretto in Aula

MAR 30, 2015 -

Roma, 30 mar. (askanews) – Dopo le scintille nella Direzione del Pd tra maggioranza e minoranza, comincerà da domani la battaglia parlamentare sull’Italicum: poco dopo le 14 l’ufficio di presidenza della commissione Affari Costituzionali della Camera definirà i tempi dell’esame in vista dell’approdo in Aula già fissato per il 27 aprile.

Per la riforma elettorale targata Renzi si tratta della terza lettura. Il presidente del Consiglio vorrebbe fosse l’ultima, quella definitiva: ma se i numeri dell’Assemblea sono dalla sua parte, quelli della Commissione, dopo la rottura del Patto del Nazareno sulle riforme, non gli sorridono affatto. In Prima Commissione a Montecitorio infatti il gruppo Pd è praticamente in mano alla minoranza che può contare su 12 componenti su 23 totali. Si tratta di Roberta Agostini, Pierluigi Bersani, Rosy Bindi, Gianni Cuperlo, Alfredo D’Attorre, Marilena Fabbri, Andrea Giorgis, Enzo Lattuca, Giuseppe Lauricella, Marco Meloni, Barbara Pollastrini, Alessandro Naccarato. Se a loro si sommano le opposizioni (2 della Lega, 7 M5S, 2 Sel, 5 Fi e uno di Fratelli d’Italia) si è già sopra la maggioranza della Commissione composta da 50 membri. Peraltro il presidente della Commissione, cui toccherà nominare il relatore dell’Italicum è di Forza Italia, il fittiano Francesco Paolo Sisto.

Forse nasce da qui l’ipotesi di cui parlava il presidente dei deputati di Fi alla Camera, Renato Brunetta, al termine della conferenza dei capigruppo di giovedì scorso: “Si sente dire che la maggioranza intende bypassare la Commissione non dando il mandato al relatore per poi mettere la fiducia in Aula”. Già al Senato l’Italicum è andato in Aula senza mandato al relatore. Quanto alla questione di fiducia oggi Renzi, nel corso della direzione, non l’ha esclusa.