Report M5S: piduisti e ombre n’drangheta nella Commissione Via

Denuncia al governo: malavita e fatti gravi in ok a grandi opere

MAR 20, 2015 -

Roma, 20 mar. (askanews) – “Grandi opere e valutazioni ambientali. Scoppia lo scandalo della Commissione Valutazione di Impatto Ambientale, con membri sospettati di asservimento alla N’drangheta, ottantacinquenni piduisti, accusati di corruzione con Dell’Utri e una selva di conflitti d’interessi grazie a una denuncia del M5S”. Lo si legge in una nota dei gruppi parlamentari M5S che, con riferimento a una loro interrogazione presentata al Governo Renzi, denunciano come “le grandi opere hanno un imbuto che si chiama Commissione Tecnica per la Valutazione di Impatto Ambientale, una commissione sconosciuta al grande pubblico che in realtà è lo snodo di tutti i progetti, dalle autostrade alla Tav, dagli impianti petrolchimici ai gasdotti passando per i progetti petroliferi del Decreto Sblocca Italia”.

“Si tratta di interventi – denunciano gli M5s- del valore di decine di miliardi di euro vengono valutati ogni anno nelle segrete stanze del Ministero. Senza il parere della Commissione un progetto non va avanti. I membri della Commissione vengono nominati con Decreto del Ministro e sono 40”. E “il M5S ha depositato nei giorni scorsi un’interrogazione al ministro dell’Ambiente (prima firma Federica Daga) da cui emergono fatti gravissimi con risvolti che addirittura riguardano possibili infiltrazioni della malavita organizzata in una delle più importanti sedi ministeriali in cui si prendono decisioni che indirizzano per decenni se non per secoli la vita di interi territori. Basti pensare alla Tav, l’Orte-Mestre, all’Ilva ecc”.

“Sfogliando i curricula della commissione in carica sul sito del ministero – affermano gli M5s- ci si trova davanti ad avvocati, architetti, commercialisti ignoti ai più. Molti curricula consistono in poche paginette scritte di fretta. È bastata una rapida consultazione di documenti ufficiali, alcuni dei quali facilmente reperibili sul web per scoprire però fatti e informazioni inquietanti ovviamente non riportati né nei curricula né tanto meno nel sito del Ministero. Nel 2014 due membri sono stati sostituiti per causa di forza maggiore in quanto arrestati, uno dei quali proprio nella prima fase dello scandalo della Tav di Firenze (l’altro era il capo di gabinetto della Prestigiacomo, arrestato per una storia di bonifiche non fatte a Milano)”.

Inoltre, “da ben 10 anni siede nella commissione un commercialista (e, ci chiediamo, cosa c’entri un commercialista nella valutazione di impatto ambientale!), Vincenzo Ruggiero, già assessore al comune di Gioia Tauro, che la Prefettura di Reggio Calabria, nella relazione che portò allo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose nel 2008, inquadra così “RUGGIERO Vincenzo- commercialista, imprenditore – è fortemente sospettato di essere asservito alla cosca Piromalli – Molè – Stillitano operante in Reggio Calabria”.

“Il documento prosegue – prosegue la denuncia grillina- elencando numerosi parenti stretti di questa persona che hanno pesantissime accuse tra cui l’associazione a delinquere. Questa persona compare già nel 2000 negli atti della Commissione d’Inchiesta parlamentare anti-mafia, per essere stata accusata del reato di 416bis dal GIP di Reggio Calabria in un’inchiesta sulla N’drangheta. E Da 13 anni siede nella Commissione VIA un ingegnere che oggi ha 85 anni e che le cronache riportano essere stato iscritto alla P2. Si aggiunge un indagato per corruzione con il cognato, quel De Caro noto per il saccheggio dei libri antichi da Commissario della Biblioteca dei Girolamini di Napoli, e addirittura in sodalizio con Dell’Utri, proprio su un progetto di stoccaggio di idrocarburi in Basilicata.Eclatanti i casi di conflitto di interesse. Si va dal direttore di una Fondazione finanziata da A2A ed Edison che firma tranquillamente il parere positivo della commissione per ben tre progetti di queste società al professore dell’Università Tor Vergata che trova il tempo di dirigere una società di progettazione di primo piano, la Progin, che firma grandi progetti per conto di Italferr come TAV Lione – Torino e Salerno – Reggio Calabria e contemporaneamente in Commissione VIA firma il parere positivo su un progetto di Italferr inserito nelle grandi opere della Legge Obiettivo