Corruzione, blog Grillo: Lupi si dimetta e restituisca quattrini

3 dei 4 arrestati di ieri sono suoi amici fidati

MAR 17, 2015 -

Roma, 17 mar. (askanews) – “Lupi deve dare spiegazioni, dimettersi e restituirci fino all’ultimo centesimo tutti i quattrini che si è beccato come Ministro delle infrastrutture. Li metteremo nel fondo per il microcredito alle aziende dove vengono versati gli stipendi tagliati dei portavoce M5S in Parlamento”. E’ quanto si legge nel blog di Beppe Grillo.

“Il governo – sottolinea il sito – è uno zoo. Se fuori ci sono i gufi e per tacitare in aula l’opposizione del M5S si usano i canguri, talvolta in formato maxi, non vanno trascurati Lupi, il figlio/a di Fantozzi e la giovane marmotta Renzie che piuttosto che fare un decreto legge contro la corruzione sacrificherebbe la sua mano come Muzio Scevola. Combattere la corruzione non è nelle sue corde. Preferisce dedicarsi alle ‘riforme’ per disintegrare Costituzione e parlamento. Quanto ci costa la corruzione? La stima supera tranquillamente i 100 miliardi di euro. E questi chiedono sacrifici agli italiani che attraverso le tasse e i costi maggiorati dei servizi pubblici la pagano?”.

“‘Al Lupi! Al Lupi!’ Il M5S – rivendica il blog del leader pentastellato – lo grida alla Camera da luglio, ma proverbialmente nessuno lo ha ascoltato, anche se diversamente dalla fiaba ha sempre avuto ragione. Bastava leggere le carte e andare a vedere chi fossero gli amici più stretti di Lupi. 3 dei 4 arrestati di ieri sono suoi ‘amici fidati’ e a loro il ministro aveva affidato una dozzina di grandi opere”.

“Lupi – sottolinea il sito del leader M5S – o è un fallimento come ministro oppure porta sfiga. O entrambe. Le persone che si è messo vicino per la gestione di soldi e appalti sono state arrestate dopo anni che agivano indisturbate all’interno delle Istituzioni. Perché Lupi le ha scelte e perché Lupi le ha coperte? Chi gli ha suggerito/ordinato di farlo?”. Nel post intitolato si ricorda che i pentastellati avevano presentato un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture a luglio proprio su Ercole Incalza, arrestato ieri: la risposta, osserva il blog, “è stata scritta dal suo avvocato! Dall’avvocato di Incalza. Non un ministro, ma un difensore d’ufficio”.