Lettera Fi a Renzi: garantire diritto a libertà scelta educativa

Chi non sceglie pubblica non può essere costretto a pagare 2 volte

MAR 4, 2015 -

Roma, 4 mar. (askanews) – “Ci uniamo alla lettera indirizzata da 44 colleghi onorevoli per chiedere che nel disegno di legge per la ‘buona scuola’ trovi piena realizzazione la garanzia del diritto alla libertà di scelta educativa della famiglia, ampiamente riconosciuto dalle nostre Madri e dai nostri Padri Costituenti. L’Italia non può e non deve confermarsi come la più grave eccezione negativa europea alla garanzia di questo diritto”. Lo scrivono in una lettera rivolta al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e pubblicata da “Avvenire”, 37 parlamentari e due eurodeputati di Forza Italia.

Nel testo, di cui è prima firmataria la responsabile nazionale scuola e università di Forza Italia, Elena Centemero, si osserva che “ancora oggi si assiste alla discriminazione delle studentesse e degli studenti figli di famiglie che, volendo esercitare il diritto alla libertà di scelta educativa, hanno affermato questa libertà indirizzandosi verso la scuola pubblica paritaria. Chi non sceglie la scuola pubblica statale non può essere costretto a pagare due volte, prima con le tasse e poi con la retta scolastica, mentre lo Stato incassa due volte, con l’imposta e con la mancata spesa per l’alunno”.

“La scelta degli strumenti più idonei per il raggiungimento di un’effettiva parità è vasta – ricordano i parlamentari azzurri -e la sua applicazione può essere graduale. Un sistema fondato – nel breve periodo – sulla detrazione fiscale, seguito – nel medio periodo – dal buono scuola, sulla base del costo standard, potrebbe essere un primo significativo passo verso una soluzione di tipo europeo. È da oltre 30 anni che l’Europa ci richiama alle nostre responsabilità: è tempo di assumercele”, concludono.