Boldrini: ricordare Calipari per combattere fanatismi

"Vittima del dovere e uomo di grande umanità e professionalità"

MAR 4, 2015 -

Roma, 4 mar. (askanews) – “Ricordare la figura di Nicola Calipari, come quella delle tante vittime del dovere, non è un atto rituale o formale. L’esercizio della memoria serve a rendere omaggio a una figura dei nostri tempi che non ha esitato a sacrificare la propria vita per adempiere al suo dovere, ma deve essere soprattutto un’occasione per riflettere, per riflettere sulle drammatiche conseguenze dei conflitti armati, sull’inumana ferocia di ogni forma di fanatismo e di intolleranza, sulla necessità di contrapporre a tutto questo le fondamentali armi della democrazia, della solidarietà e della pacifica convivenza di culture e di popoli”. Sono le parole della presidente della Camera, Laura Boldrini, la quale, nell’Aula di Montecitorio, ha commemorato oggi il capo dipartimento del Servizio per le informazioni e la sicurezza militare, Nicola Calipari, a dieci anni dalla sua morte a Baghdad, durante la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena, sequestrata dai terroristi in Iraq.

“Nella motivazione con la quale gli fu conferita la medaglia d’oro al valor militare – ha ricordato Boldrini descrivendo la figura di Calipari -, sono sottolineate le doti di coraggio, l’altissimo senso del dovere, lo slancio di altruismo, le nobili qualità civili, il profondo senso dello Stato. Sono tratti di intelligenza, di professionalità e di grande umanità che abbiamo voluto ricordare anche qualche giorno fa” durante un’iniziativa a Montecitorio.