Renzi: peacekeeping in Libia non a odg, serve pace tra tribù

"Ma tema è priorità, non consentiremo al mondo di girare la testa"

FEB 24, 2015 -

Roma, 24 feb. (askanews) – “Speriamo si possa arrivare ad un accordo non tra la comunità internazionale ma tra le fazioni libiche: la pace in Libia la possono fare solo i libici, non la possiamo fare noi per loro”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi, in conferenza stampa con Francois Hollande dopo l’incontro all’Eliseo, ribadendo che “oggi non c’è all’ordine del giorno un intervento di peacekeeping in Libia perchè non ci sarebbero le condizioni tecniche e logistiche. Si può fare peacekeeping dove la pace va solo mantenuta, come in Libano”.

La via dunque è quella diplomatica, per favorire un’intesa tra le decine di tribù libiche: “Noi siamo disponibili a lavorare in questa direzione, e se dovesse fallire chiederemo che l’intervento diplomatico dell’Onu sia ancora più forte. Oggi il tema dell’intervento di peacekeeping non è all’ordine del giorno, ma è importante sottolineare questo fattore: la Libia è la priorità, non consentiremo alla comunità internazionale di girare la testa dall’altra parte. E’ un tema diplomatico, non riguarda la nazionalità del mediatore, ma l’intervento della comunità internazionale che possa fare pressioni sulle tribù libiche per arrivare ad una intesa”.