Sacconi: caduto Statuto dei lavoratori, ora testo unico

"Non dovrà essere un'opera meramente compilativa"

FEB 21, 2015 -

Roma, 21 feb. (askanews) – Lo Statuto dei lavoratori è di fatto stato eliminato e ora serve al più presto un “testo unico” che disciplini la materia. Lo ha detto il presidente della commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi, di Area popolare: “Di fatto caduto lo Statuto dei Lavoratori, diventa straordinariamente utile ad un mercato del lavoro tradizionalmente inibito dalla regolazione complessa e incerta offrire quanto prima il Testo Unico per il quale il Governo ha ricevuto specifica delega”.

“Non dovrà essere una operazione meramente compilativa delle norme esistenti – ha aggiunto – ma rappresenterà l’opportunità di una più generale innovazione e semplificazione fondate sull’allineamento alla disciplina europea rispetto alla quale rimaniamo ancora diversi per il persistere di alcune rigidità e l’inefficienza delle politiche di occupabilità. Potremo chiamarlo Statuto dei lavori non solo in omaggio a Marco Biagi ma soprattutto per indicare la necessità di riconoscere la pari dignità di tutti i lavori, dipendenti e indipendenti, con alcune tutele comuni, in particolare quando si configura una specifica dipendenza socio-economica del prestatore d’opera dal committente o datore di lavoro”.

“I lavoratori a partita Iva di modesto fatturato dovranno essere agevolati da un significativo alleggerimento della pressione fiscale e burocratica”, conclude Sacconi.