Jobs act, Poletti: obiettivo 100-200mila occupati in più nel 2015

"Paese era una macchina ferma. Serviva spallata e l'abbiamo data"

FEB 21, 2015 -

Roma, 21 feb. (askanews) – “Oggi su ogni cento assunti solo quindici sono a tempo indeterminato. Gli altri ottantacinque rientrano nelle varie forme di precariato. Ora quella percentuale potrà triplicare. Ecco la nostra scommessa: in breve tempo almeno la metà dei nuovi assunti potrà entrare nel mondo del lavoro con il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti”. Comincia così l’intervista esclusiva di “Avvenire” al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in edicola domani, nella quale parla di pensioni, lotta alla povertà e riapre il dossier sull’estensione del bonus degli 80 euro.

“I numeri dell’occupazione devono cambiare in maniera radicale. Insisto: oggi abbiamo un disperato bisogno di creare centinaia di migliaia di assunzioni”. È la prima riflessione dopo il Cdm di ieri, che il governo considera di “vera svolta”.

“Questo Paese – spiega ad “Avvenire” il ministro – era una macchina ferma.Serviva una spallata e noi l’abbiamo data. Se c’è un’ansia quotidiana che ho è quella di vedere un tasso di disoccupazione così alto e così tanti giovani a casa senza obiettivi”. Le considerazioni più private si legano alla forza dei numeri, alle sfide di governo, agli obiettivi disegnati con Renzi. “Nel 2015 possiamo “regalare” all’Italia 100-200mila occupati in più”.