Romani (Fi): no all’Aventino, da Brunetta parole sbagliate

"Voteremo solo quella parte che abbiamo concorso a scrivere"

FEB 19, 2015 -

Roma, 19 feb. (askanews) – “Quel documento che Brunetta ha portato al Quirinale io non l’ho letto, di certo non è stato votato e condiviso dai gruppi parlamentari. Nel testo si leggono espressioni che trovo sbagliate, si dice che con le riforme si è costruito un mostro politico istituzionale. Ecco, questo non lo condivido. L’Aventino al Senato non ci sarebbe stato”. Lo afferma Paolo Romani, capogruppo di Forza Italia al Senato, in un’intervista a “Repubblica”.

“Il silenzio di questi giorni nasce dalla voglia di ripensare questo anno in cui abbiamo creduto fino in fondo in un cambiamento della storia politica di questo Paese – aggiunge -.In cui abbiamo lavorato a un rinnovamento del sistema, non solo elettorale, ma anche istituzionale, che approdasse fino alla scelta condivisa della suprema figura di garanzia, quella del capo dello Stato”.

Quindi come si comporterà Forza Italia sulle riforme? “Voteremo solo quella parte delle riforme – spiega Romani – che abbiamo concorso a scrivere. Sul voto finale non c’è ancora un pronunciamento e dovranno decidere i gruppi parlamentari. Ad oggi, non ci sono le condizioni per un voto favorevole. Di certo, non potrà essere una decisione affidata a una sola persona, fosse pure un capogruppo”.

Ma “non credo – conclude – che sulle riforme si possa uscire dall’aula, tanto meno dopo essere stati determinanti nella loro stesura”.