Roma, 30 gen. (askanews) – Lunedì, più probabilmente martedì mattina è il giorno in cui il nuovo presidente della Repubblica dovrebbe giurare a Montecitorio, davanti al Parlamento in seduta congiunta. Salvo sorprese dell’ultima ora, se domani al Quirinale si eleggerà il nuovo inquilino – che ormai sembra essere proprio Sergio Mattarella – è già pronta l’indicazione per il passaggio successivo, la cerimonia di giuramento e insediamento del nuovo capo dello Stato.
Subito dopo la fumata bianca in aula, sarà la presidente della Camera Laura Boldrini a comunicare l’esito del voto al presidente eletto. Poi, per il giorno del giuramento, nel momento in cui il neo-presidente uscirà da casa o dallo studio per recarsi a Montecitorio rintoccherà la campana del palazzo della Camera dei deputati. E una seconda volta i rintocchi risuoneranno quandò pronuncerà la formula del giuramento, contestualmente agli spari dal cannone del Gianicolo. Terminata la cerimonia a Montecitorio, prima di arrivare al Quirinale, il nuovo capo dello Stato si fermerà a rendere omaggio all’Altare della Patria.