Roma, 29 gen. (askanews) â Il primo risultato sembra raggiunto: ricompattare il Pd era la prima, vera preoccupazione di Matteo Renzi e il nome di Sergio Mattarella sembra quello giusto, tanto che riporta anche Sel al fianco del Pd. Anche a costo di rinunciare ai grandi elettori di Area Popolare e Forza Italia.Ora però bisogna blindare la candidatura di Mattarella. Il pallottolliere âè giĂ a quota 580â, dice chi nel Pd tiene i conti: abbastanza per âreggereâ a qualche eventuale franco tiratore che si dovesse manifestare. Ma questo non significa che ci si accontenti: il lavoro continua, a 360 gradi: con tutti gli emissari del Pd che contattano i grandi elettori uno per uno. Una volta incassato il risultato dellâelezione di Mattarella, ci si dedicherĂ al terzo obiettivo: andare avanti con le riforme, nonostante il (mezzo) strappo di Forza Italia.
Prima però bisogna blindare la candidatura Mattarella: per ora il pallottoliere segna 580. Al Nazareno ovvviamente non vogliono scoprire le carte, ma un calcolo si può fare cosĂŹ: i 444 del Pd, 33 di Sel, 45 di Scelta Civica, circa 25 dal misto Camera, 17 per le Autonomie. E poi qualcosa dal gruppo Gal, e magari anche i 14 di Mario Mauro. In piĂš, si contano come sicuri, per ora, 10 voti da ex M5S. Ma al Nazareno non si danno ancora per persi i voti di Ncd e Fi: âCâè ancora tutta la giornata di domaniâ. E lo schema è chiaro: âAbbiamo i numeri per farcela alla quarta, quelli che sperano in un nostro fallimento per poi rientrare nei giochi, hanno fatto male i contiâ.
Del resto, la decisione di andare su Mattarella nonostante il veto di Berlusconi è stata ben ponderata: âHa provato a scambiare la sua rinuncia ad Amato con la nostra rinuncia a Mattarellaâ, spiegano dal Nazareno, âma era uno scambio che non potevamo accettare: abbiamo detto che toccava a noi, e la nostra scelta è questa. E su questo reggiamoâ. E dunque, è il suggerimento ai vari grandi elettori di centrodestra contattati, âperchè non dare un contributo allâelezione di un candidato su cui nessuno ha alcunchè da obiettare?â. Un pressing che si concentra in particolare su alcuni esponenti siciliani, e che proseguirĂ fino a sabato mattina. Del resto, si osserva dal Pd, âse lâindicazione di Fi e Ncd è scheda bianca, si lascia spazio a chi volesse appoggiare MattarellaâŚâ. Le parole di Alfano, âMattarella sarĂ il nostro presidenteâ, confortano in questo senso.
Insomma, lâottimismo regna nel Pd. Anche perchè i franchi tiratori interni vengono stimati âin veramente pochi, sulle dita di una manoâ. E quindi giĂ si guarda ai passi successivi. Ovvero proseguire con le riforme: âNcd ha giĂ detto che sul governo non ci saranno ripercussioni, e anche Forza Italia non ha ribaltato il tavolo delle riformeâ. E dunque, dicono dai vertici del Nazareno, ânon ci sarĂ problema: ricuciremo e porteremo a termine il lavoroâ. Sabato mattina si capirĂ se i calcoli erano giusti.