Bonino: non sono handicappata, in Italia troppi pregiudizi

Il Colle? Per far politica non obbligatorio essere giovani e sani

GEN 27, 2015 -

Roma, 27 gen. (askanews) – “L’Italia è un Paese assurdo da molti punti di vista, da oltre venti anni prevale il pregiudizo” che per fare politica (e anche altro) “bisogna essere giovani e sani. Ma io non sono handicappata”. Lo ha detto Emma Bonino in una intervista a Radio radicale, lasciando intendere – di fronte a sollecitazioni da parte del direttore Alessio Falconio su una sua eventuale candidatura al Quirinale – di considerarsi ancora in corsa per il Colle, a dispetto del tumore che nei giorni scorsi ha confessato di avere.

Bonino ha ricordato quanto le sia pesato, da persona riservata quale è, raccontare pubblicamente della sua malattia e dell’impegno che questa (a cominciare dai cicli di chemioterapia) richiede. Detto questo però l’ex ministro degli Esteri ha puntato il dito contro i pregiudizi che caratterizzano la nostra società verso chi non è giovane e sano, sottintendendo evidentemente come ogni scusa sia buona per farla fuori (politicamente). Ed escluderla così a priori, sembra essere il suo ragionamento, dalla corsa per la Presidenza della Repubblica.

L’esponente radicale ha chiarito che addirittura “chi è sottoposto a queste sfide, a queste malattie poi si rivela anche più sano”. E comunque, è il messaggio che lancia alle formazioni politiche impegnate in queste ore nell’individuazione del candidato alla successione a Giorgio Napolitano, “io non sono handicappata”.