Renzi: no a “Fortezza Europa”, sicurezza solo nella libertà

"Siamo riusciti a darle anima ma si deve fare di più"

GEN 13, 2015 -

Roma, 13 gen. (askanews) – “Se si pensa di difendere l’identità dell’Europa chiudendoci in una fortezza in nome della sicurezza, dobbiamo ricordare che non c’è sicurezza possibile senza libertà in Europa”. E’ il monito di Matteo Renzi, nel suo discorso a Strasburgo per la chiusura del semestre di presidenza italiano della Ue, a chi invoca misure straordinarie per rispondere agli attacchi terroristici.

“I nostri nemici puntano a cambiare il nostro modo di vivere – afferma Renzi – ma non possiamo consentire a nessuno di cambiare il nostro modo di vivere. Chiamatela guerra, conflitto, ma c’è una realtà vera. Lo spauracchio della paura può portare qualche decimale in più, ma se siamo leader la sfida è riportare l’Europa a fare il proprio mestiere”.

Il semestre europeo guidato dall’Italia – aggiunge Renzi – è riuscito a dare un’anima all’Unione europea, “siamo nella giusta direzione ma si deve fare di più”. LItalia “è riuscita a dare valore politico” al lavoro di Strasburgo, all’elezione di Jean Claude Juncker e a “mettere l’accento sul cambiamento del paradigma economico” su cui si base l’Ue “cambiando musica sull’economia”. In caso contrario, ha aggiunto, “l’Europa è destinata a diventare il fanalino di coda di un mondo che cambia”.

Renzi ha spiegato che “siamo stati coprotagonisti di una scelta storica, di dare cioè valore alla politica”. L’elezione di Juncker alla presidenza dalla Commissione Ue, ha rilevato il premier, “non nasce da un riconoscimento del risultato elettorale (non aveva la maggioranza) ma da un accordo politico con la ‘p’ maiuscola”. Insomma, “siamo riusciti a dare un significato profondo alla Commissione, legandola ad una scelta. E’ un passo avanti”.

C’e stato poi “l’accento dell’Italia – ha continuato Renzi – per un profondo cambiamento del paradigma economico” alla base dell’Unione europea perchè, ha detto, “serve più flessibilità altrimenti è impossibile la ripresa”. Per Renzi si deve “investire su economia e flessibilità, bisogna investire in politica”.

In ogni caso, ha aggiunto, in questi sei mesi “abbiamo raggiunto, fra l’altro, l’accordo sul clima e sull’energia, su Triton, sugli OGM, nella lotta all’evasione, nella cooperazione internazionale”. Per Renzi “il luogo dell’Ue è la piazza, è la scuola. La parola chiave non è conflitto e scontro ma dialogo e incontro. L’Europa è libertà”.

In chiusura, Renzi cita la frase che Dante fa pronunciare a Ulisse: “Fatti non foste per vivere come bruti, ma per seguire virtute e canoscenza”. Insomma, “siamo a un bivio: il Parlamento europeo scelga se vivere come bruti inseguendo il linguaggio demagogico per qualche decimale in più, opppure di essere europei e seguire virtù e conoscenza”. Passaggio accolto da qualche contestazione in Aula, alle quali Renzi replica sarcastico: ” Capisco che leggere due libri è difficile per qualcuno di voi…”.