Renzi: Italia deve cambiare, in sei mesi fatto molto

"Ma ci pensiamo noi, non aspettiamo istituzioni Europee"

GEN 13, 2015 -

Roma, 13 gen. (askanews) – “I nostri problemi li risolviamo in casa nostra, come stiamo facendo in questi mesi nel Parlamento italiano durante i quali si è fatto molto”. Chiudendo il semestre di presidenza italiano europeo, il premier Matteo Renzi rinvendica il lavoro svolto facendo i “compiti a casa”.

“In Italia mi si chiede dei risultati raggiunti in questi sei mesi, se siamo stati in grado in questi di essere all’altezza di questa sfida. Ma è una domanda malposta. Non si guida il semestre Ue – afferma Renzi – pensando all’interesse del proprio Paese, ma a come la Ue può avere una chance per il futuro. Noi italiani sappiamo che la sfida non è qui, è a casa nostra. Non è solo il clichè delle riforme strutturali, ma sapere che l’Italia deve cambiare se vuole restare nella competizione globale. Abbiamo fatto molto in questi sei mesi: ciò che serve all’Italia lo fanno gli italiani, non le istituzioni Europee. E i cittadini italiani – rivendica il premier – devono sapere che diamo più di quanto prendiamo all’Europa, 20 miliardi all’anno per averne la metà. Abbiamo salvato Paesi amici, e istituti bancari di altri Paesi, perchè crediamo nelle istituzioni europee. Non abbiamo messo un euro nelle banche italiane, che hanno dovuto mettere nuovi capitali dopo gli stress test, ma perchè crediamo nell’Europa”.