M5s incontra prefetto: nuove carte per scioglimento Comune

Di Battista: "Anche attuale consiliatura politicamente coinvolta"

GEN 12, 2015 -

Roma, 12 gen. (askanews) – Cinque scatoloni con “ulteriori elementi” a sostegno dell’infiltrazione mafiosa nel Comune di ROma, in modo da arrivare allo scioglimento del consiglio comunale a seguito del’inchiesta di Mafia Capitale. Il MoVimento Cinque Stelle insiste nella sua richiesta, e consegna al prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, atti pubblici, interrogazioni ma anche segnalazioni di cittadini per convincere l’amministrazione statale a procedere con lo scioglimento della consiliatura.

L’appuntamento era in Campidoglio: da lì Alessandro Di Battista, Paola Taverna, Carla Ruocco e i consiglieri comunali a Cinque Stelle si sono recati a piedi nella vicina prefettura, dove hanno consegnato nelle mani del prefetto la documentazione raccolta. “La nostra richiesta è sempre la stessa”, spiega Di Battista: “Il Consiglio Comunale va sciolto per infiltrazione mafiosa perchè il coinvolgiemnto riguarda non solo la vecchia consiliatura ma anche l’attuale, almeno politicamente, per mancata vigilanza”. Meglio ancora, dice Taverna, se il sindaco Ignazio Marino prendesse atto della situazione: “Decida lui se rassegnare le dimissioni o trascinare la Capitale in uno scioglimento per infiltrazione mafiosa”. L’obiettivo è anche tenere alta l’attenzione: “Sono passati 41 giorni dall’inizio dello scandalo – dice Di Battista – ma sembra una cosa del secolo scorso. Vogliamo tenere i riflettori su questa vicenda”.

Al termine del colloquio con il prefetto, Di Battista spiega: “Ci ha detto che la vicenda stavolta è veramente grossa, e ci vorrà ancora del tempo perché la commissione istituita per decidere riesca a leggere tutte le carte e arrivare a un pronunciamento”.

Rea