Lega rilancia obiezione fiscale: “non pagheremo il canone Rai”

Caparini: "Rai è megafono Stato ladro, non fa servizio pubblico"

DIC 4, 2014 -

Roma, 4 dic. (askanews) – “Il canone Rai non lo paghiamo, non abbiamo intenzione di versare imposte a un’emittente che oggi è il megafono di uno Stato ladro. La nostra è legittima obiezione fiscale”. Il deputato Davide Caparini, stamattina in aula, ha rilanciato la battaglia leghista contro “quella che è un’autentica imposta di possesso, inadeguata e iniqua e, per giunta, nata quando le televisioni neanche esistevano”.

In una mozione presentata oggi il Carroccio ha sollecitato l’emittente pubblica a rimborsare chi ha dichiarato di voler suggellare la tv e a interrompere le richieste di pagamento che ancora sono pretese da chi ha dato disdetta.

“1,7 miliardi di euro sono oggi rastrellati, con metodi spesso fraudolenti, dalle tasche dei cittadini per pagare le inefficienze di mamma-Rai”, ha contestato Caparini, secondo cui “oggi il vero servizio pubblico è offerto dalle emittenti e dalle testate locali, che stanno chiudendo, mentre la Rai continua ad essere ingrassata dalle risorse pubbliche, nonostante di pubblico abbia ben poco”.