Istat: Boldrini, Rapporto ci trasmette messaggio sofferenza e…(1 upd)

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(askanews) – Roma, 28 mag 2014 – Il ritratto del Paese che emergedal Rapporto Istat 2014 ”e’ innanzitutto quello di un’Italiain grande sofferenza a causa della crisi economica. Una crisieconomica che ha messo a dura prova la tenuta del nostrotessuto sociale. Alcuni dati sono impressionanti e citrasmettono un messaggio di allarme che dovrebbe indurre adinterventi immediati”. Lo afferma la presidente della CameraLaura Boldrini intervenendo alla presentazione del Rapportostatistico, sottolineando come destino preoccupazione, fragli altri, i dati relativi alla poverta’ – con ”milioni diuomini e donne che non possono permettersi la spesa minimanecessaria” – e al lavoro – ”la disoccupazione giovanile e’uno spreco che non ci possiamo piu’ permettere”. Senzadimenticare che le diseguaglianze fra le classi sociali e lediverse aree del Paese, aggiunge Boldrini, sono destinate”ad allargarsi” e a ”diventare insostenibili”.

Boldrini, parlando della poverta’, nota come ci siano”milioni di uomini e di donne che non possono permettersineppure la spesa minima necessaria per acquisire il panieredi beni e servizi considerati essenziali, per condurreinsomma uno standard di vita che possa definirsi minimamenteaccettabile”. Per la presidente della Camera questi ”sonodati difficilmente compatibili con quei doveri inderogabilidi solidarieta’ sociale iscritti fra i principi fondamentalidella nostra Costituzione. Il disagio sociale continua adessere molto piu’ elevato nelle regioni del Mezzogiornorispetto alle altre aree del Paese”. Ma le capacita’ dirisposta da parte degli enti locali ”paradossalmente sonoassai piu’ incisive al Nord che al Sud: la spesa per abitanteper il contrasto alla poverta’ e all’esclusione sociale nellaprovincia di Trento e’ di quasi dodici volte superiore aquella della regione Calabria! Se non si inverte questatendenza, le diseguaglianze fra le classi sociali e tra lediverse aree del Paese sono destinate ad allargarsi e adiventare ancora piu’ insostenibili”.

fdv