Governo: Zaia, serve autonomia decisionale. A Roma paralizzano economia

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(askanews) – Venezia, 24 mag 2014 – ”Il governo ha deciso diimpugnare davanti alla Corte Costituzionale alcune normecontenute nella legge finanziaria della Regione del Veneto.

Noi ci opporremo con tutte le forze e gli strumentigiuridici, ma il problema di fondo resta: ogni qualvoltacerchiamo di introdurre elementi di semplificazione a favoredelle economie dei territori e dei cittadini il governo ci simette di mezzo. Hanno gia’ sfasciato le Province, stannoriducendo sul lastrico i comuni. Vogliono azzerare anche leRegioni, vogliono distruggere definitivamente il nostrotessuto imprenditoriale? Lo dicano apertamente, cosi’ potremomandarli a quel paese una volta per tutte….”. A scenderesul piede di guerra sul tema dell’attribuzione di competenzetra Stato e Regioni e’ il presidente della Regione Veneto,Luca Zaia, dopo che il Consiglio dei Ministri ha decisol’impugnazione di alcuni articoli della legge finanziariaregionale in materia ambientale. In particolare, viene contestato l’art.19 che prevede lapossibilita’ di realizzare opere di regimazione idraulica conil sistema della compensazione, il che consentirebbe allaRegione di dare un valore economico al materiale scavatoriutilizzabile e detrarlo quindi dall’importo da pagare alleaziende appaltatrici che eseguono i lavori.

L’art.56, commi 1 e 4, riguarda invece una semplificazionedella disciplina relativa alla combustione controllata sulluogo di produzione di residui vegetali non piu’ funzionaliall’uso agricolo. Infine, e’ oggetto di impugnazione anchel’art.65, comma 2 (tutela della rete ecologica regionale”Natura 2000”) con specifico riferimento alle disposizioniche consentono a determinati interventi di non essereassoggettati a valutazione di incidenza ambientale (VINCA).

”Tutte norme – aggiunge il presidente – basate suprincipi di buon senso, semplificazione burocratica eutilita’ pratica ed economica per la Regione e i cittadini,senza minimamente danneggiare l’ambiente ne’ eludere norme dilegge imposte dallo Stato. Ma come in precedenti occasioni ilgoverno mette i bastoni tra le ruote e aggiunge un altrotassello alla gia’ lunga catena (a partire dall’abnormepressione fiscale) di norme destinate a paralizzarel’economia. Siamo di fronte ad uno Stato che si senteantagonista delle Regioni”.

”La verita’ – conclude il presidente veneto – e’ che inquesti ultimi dieci anni abbiamo chiesto lo Statuto speciale,l’applicazione degli articoli 116, 117 e 119 dellaCostituzione, si arrivera’ a chiedere l’indipendenza… mafinora a Roma non sono riusciti nemmeno a definire conchiarezza fino a dove lo Stato puo’ intervenire. Vedo neicomportamenti di questo governo e nei progetti di riformasolo un disegno neocentralista che disgrega il Paese epunisce chi, come il Veneto, ha saputo dimostrare come si fabuona amministrazione, assumendosene responsabilita’ erischi. Pretendiamo autonomia decisionale, operativa efinanziaria. Qualcuno pensa che lo Stato, a parita’ dicondizione, riuscirebbe a fare meglio’? Si accomodi pure. Iopero’ qualche dubbio – piu’ che legittimo – ce l’ho….”.

fdm/mau