Rai: Libersind-Confsal, ”Renzi giu’ le mani dall’azienda”

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(askanews) – Roma, 23 mag 2014 – ”Ieri il popolo RAI, supportatodalle RSU di Roma e dalle Segreterie territoriali deiSindacati, ha manifestato davanti alla sede storica di viaTeulada dove era atteso il Presidente del Consiglio MatteoRenzi, ospite del programma ‘Porta a Porta’. Ci saremmoaspettati – si legge in una nota del Libersind/Confsal – chealmeno un minuto del suo tempo lo avesse dedicato a chirischia il posto di lavoro per la sua campagna elettorale.

Sottrarre alla RAI 150 milioni di euro, cioe’ ad un’aziendache ha chiuso il bilancio in attivo, grazie anche ad un esodoforzato, porta inevitabilmente a tagli i cui riflessi siripercuotono sulla pelle dei lavoratori, vedi prospettatachiusura delle sedi regionali, vendita impianti Rai Way e/oaltro. Abbiamo piu’ volte detto che il Decreto, a nostrogiudizio, ha profili di incostituzionalita’ e per questo,siamo in attesa dell’autorevole parere di uncostituzionalista incaricato dalla nostra Confederazione”.

”Il cittadino paga il canone, che ricordiamo e’ una tassadi scopo, con grandi sacrifici per avere il servizio pubblicoradiotelevisivo e non certo per contribuire agli 80 eurocosi’ tanto sbandierati da Renzi. E chi non paga il canone,non contribuisce? Con forza abbiamo chiesto agli alti verticidella RAI di opporsi al decreto legislativo in difesadell’Azienda e del servizio pubblico; ad oggi non abbiamoricevuto riscontro. La prossima seduta del Cda e’ programmataper il 27 maggio, dove auspichiamo venga presa una decisioneunanime in difesa della RAI, del perimetro occupazionale edella democrazia che passa attraverso il presidio delterritorio, delle sedi regionali e di Rai Way.

In caso contrario – conclude la nota – il Sindacato siopporra’ all’immobilismo aziendale e procederemo apromuovere, attraverso un referendum dei lavoratori Rai eConsociate, una mozione di sfiducia nei confronti delConsiglio di Amministrazione”.

red/mar