Europee: Tonini (Pd), Italia promuova patto per ‘New Deal’ europeo

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+++”Germania e Italia guidino nordici e mediterranei ad unprogramma di investimenti per centinaia di miliardi”+++. di Angelo Mina.

(askanews) – Roma, 20 mag 2014 – All’Unione Europea, per usciredalla crisi e per avviare un nuovo ciclo positivo di sviluppoe quindi di benessere sociale, occorre un ”New Deal” cheveda lo sforzo convergente e solidale dei partner europei suun programma di investimenti per centinaia di miliardi dieuro. E’ quanto afferma il senatore Giorgio Tonini,vicepresidente del gruppo del Pd al Senato. La chiave di volta per arrivare al New Deal europeo, perTonini, e’ la trasformazione delle diffidenze reciproche traEuropa del Nord ed Europa del Sud. Quello da mettere incampo, spiga Tonini all’Asca, e’ un ”patto della speranza”,che rimuova le ragioni della rabbia che con motivazionidiverse vedono contrapposti ”partiti e partitiniantieuropei” con un comune sbocco populista. Di fronte alleaccuse del nord che i paesi del sud, i paesi mediterraneisarebbero irresponsabili e alla ricerca solo di scaricare iloro problemi economici sui paesi virtuosi del nord e difronte alle repliche che il nordeuropa con il suo egoismo eil rigore cieco sta strozzando i paesi del sudeuropa, Toninipropone una vera svolta politica che dovrebbe avviarsi suiniziativa dell’Italia nel semestre di sua guida europea. Quello che occorre realizzare, spiega, e’ ”un patto trapaesi e tra partiti: un patto tra paesi nordici (Germania intesta) e mediterranei (con in testa l’Italia), in seno alConsiglio europeo; e un patto tra i principali partitieuropeisti al Parlamento europeo, quelli di centrosinistrache si riconoscono nel Pse e quelli di centrodestra del Ppe.

Il contenuto del patto deve essere un New Deal europeo, cheaffianchi all’obbligo del pareggio di bilancio e di rientrodal debito per gli Stati nazionali (il famoso Fiscal compact,che impedisce ai governi di comportarsi da cicale), un nuovopatto per la crescita (Growth compact), basato su fortimisure espansive, di stampo keynesiano, finanziato attraversol’emissione, a livello di Eurozona, di titoli pubblici comuni(Project Bonds), finalizzati non alla messa in comune deldebito pregresso, ma alla mobilitazione di ingenti capitali(centinaia di miliardi di euro) per finanziare un ambiziosoprogramma di investimenti in infrastrutture, assetto delterritorio, ricerca, formazione superiore. Si tratta, inaltri termini, di utilizzare l’euro, la moneta comune di 18paesi europei su 28, non piu’ solo come strumento didisciplina e rigore, ma anche e soprattutto come leva per lacrescita sostenibile, la competitivita’ e la buonaoccupazione. Piu’ o meno quello che fanno gli americani colloro dollaro”. Secondo il senatore Tonini, ”il nuovo ‘patto dellasperanza’, tra nordeuropei a guida tedesca edeuromediterranei a guida italiana, tra l’Europa del burro equella dell’olio d’oliva, si fara’ comunque, in seno alConsiglio europeo, nel corso del semestre di presidenzaitaliana. Perche’ non ha alternative. Ma la qualita’innovativa del patto dipendera’ dai rapporti di forza che glielettori stabiliranno in seno al nuovo parlamento europeo (alnetto delle forze della rabbia disperata e inutile), tracentrosinistra e centrodestra, tra Pse e Ppe”. ”Se dovessero prevalere i popolari e il centrodestra,sara’ attorno a loro e al loro candidato alla presidenzadella commissione, il lussemburghese Jean-Claude Juncker, chesi costruira’ l’accordo. Se invece, come mi auguro, dovesseroprevalere le forze di centrosinistra, sara’ alle lorocondizioni e attorno al candidato progressista, ilsocialdemocratico tedesco Martin Schulz, che si formerannoassetti e indirizzi del nuovo corso europeo. Insomma-conclude Tonini-, piu’ forte sara’ il Ppe, piu’ forte sara’Frau Merkel in Germania e in Europa, piu’ forti saranno glielementi di continuita’ rispetto alla linea seguita negliultimi anni. Al contrario, piu’ forte sara’ il Pse, piu’forti saranno Renzi e il Pd, piu’ netti e chiari saranno glielementi di discontinuita’ e di innovazione. E piu’ fortisaranno, per l’Europa e per l’Italia, le ragioni dellasperanza”. min/vlm