Caso Genovese: Sel, rischio richiesta scrutinio segreto in assemblea

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(askanews) – Roma, 15 mag 2014 – ”Un antico proverbio dice chela gatta frettolosa fa i gattini ciechi”. E’ il commento delpresidente della Giunta delle Elezioni e Immunita’ delSenato, Dario Stefa’no (Sel) al termine della conferenza deicapigruppo della Camera.

”Spero di sbagliarmi, proprio perche’, a partire dal casoBerlusconi, ho sempre ritenuto che fosse conveniente pertutti assumersi davanti all’elettorato le proprieresponsabilita’ nelle votazioni piu’ spinose riguardanti isingoli parlamentari – spiega -. Tuttavia mi chiedo -prosegue Stefa’no – se questa non sia una situazione un po’pasticciata. La Conferenza dei capigruppo ha deciso diconfermare la data odierna per la votazione sul casoGenovese, con l’impegno di tutti i presidenti a che il votoavvenga in modo palese. Ma la Conferenza dei Capigruppo nonpuo’ certo escludere che trovi applicazione l’art. 51 comma 2del regolamento della Camera, in base al quale la votazione ascrutinio segreto puo’ essere richiesta da 30 deputati, perconto proprio ed anche appartenenti a Gruppi diversi.

Speriamo non vi siano sorprese, ma il rischio e’ forte,perche’ a quel punto la richiesta, che puo’ essere presentataanche all’ultimo minuto, non potrebbe certo essere dichiaratainammissibile”.

”Forse si poteva cogliere l’occasione – ha conclusoStefa’no – per un’interpretazione piu’ rigorosa dell’art. 49del regolamento, mediante una presa di posizione della Giuntaper il Regolamento, e ritenere non ammessa la richiesta discrutinio segreto per la votazione sulle richieste diarresto, come ad esempio ha fatto il Senato a proposito delladecadenza del senatore Berlusconi”. com-njb/mau