Berlusconi: Brunetta, dopo Geithner abbiamo diritto di sapere

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(askanews) – Roma, 15 mag 2014 – ”Furiosi e disgustati’. Questidue aggettivi usati da Berlusconi non sono parole scrittesull’acqua dell’emotivita’. Nascono da un giudizio sullarealta’. La testimonianza Geithner e’ circostanziata eprecisa. E’ lui a usare le parole ”complotto’, ”piano’,”trama’. Doveva essere un congegno brutale quello cheavrebbe dovuto cancellare Berlusconi e commissariare l’Italiaa Cannes, nel novembre del 2011, al G20, se Geithner a quegliesseri burocratici e potenti, che paiono i sicari di”Assassinio nella cattedrale’ di Eliot, risponde usando laparola ”sangue’: ”Non ci sporcheremo le mani del suosangue’, dice agli ”officials’ europei anche a nome diBarack Obama. Quel sangue era di Berlusconi. Ma era anchequello dell’Italia. Che siamo sicuri sia cara a tutti,specialmente al presidente Napolitano. Abbiamo diritto disapere”. Lo afferma Renato Brunetta, presidente dei deputatidi Forza Italia sostenendo che ”visto che nessuna procuraintende aprire il fascicolo per attentato allo Stato, ilParlamento ha non solo il diritto, ma specialmente il doveredi cercare la verita’ fino in fondo. Sono fatti finora’ignoti’, per usare una definizione di Alfano. Noi avremmomolto da obiettare anche sulla interpretazione minimalista esuperficiale dei fatti apparentemente noti, quale e’ quellafornita dalla nota del Quirinale. La debolezza politica delgoverno Berlusconi e della sua maggioranza era palese. Sitratterebbe pero’ di approfondire il perche’ si trovasse inquelle condizioni. Se cioe’ non ci siano stati interventiimpropri per determinare scissioni e cambiamenti dicasacca”. A Cannes, dice Brunetta, ”era gia’ deciso che Montisarebbe stato presidente del Consiglio. Monti fu fattosenatore a vita, premessa ovvia del suo insediamento al postodel premier voluto dai cittadini, che – ha ragione Napolitano- ”responsabilmente’ scelse di evitare che la pistola dellospread alla tempia dell’Italia fosse azionata. Sul”liberamente’ bisogna intendersi. Di certo Berlusconicoscientemente si sacrifico’. Ma la liberta’ di un uomo cheaccetta il plotone di esecuzione da innocente pur di salvarela sua famiglia, non contempla alternative, salvo che per imascalzoni. La questione e’ se chi poteva, magari lo stessoNapolitano, ha fatto di tutto per consentire di evitarequella scelta non proprio prevista dalla Costituzione. Laquale non pare contempli il diritto di veto su un Presidentedel Consiglio da parte di potenze straniere. Per questo noireiteriamo la richiesta di votare subito la proposta diistituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta.

Insistiamo ancor piu’ oggi, dopo la conferma di Napolitanoche nemmeno a lui erano noti i fatti rivelati da Geithner, eche – ne deduciamo – se li avesse conosciuti si sarebberibellato. Come ci ribelliamo noi, ”furiosi edisgustati”’.

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