Riforme: Ceccanti, Calderoli ‘pifferaio’, con odg introduce devolution

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di Angelo Mina.

(askanews) – Roma, 7 mag 2014 – L’ultima ‘furbata’ di RobertoCalderoli? In ordine cronologico, ieri sera. Motivo? Con lapresentazione al Senato del suo ordine del giorno sul ddlriforme costituzionali, fatto approvare magari per dispetto aRenzi, riesce a fare quello che la Lega Nord non ha maiportato a casa: la rottura dello Stato unitario a favoredella devolution. Ad esserne convinto e’ il costituzionalistaStefano Ceccanti, ex senatore del Pd, che rimprovera aiparlamentari che hanno votato l’odg disattenzione e scarsaresponsabilita’. ”Fin qui -spiega Ceccanti all’Asca- tutti hannocommentato l’ordine del giorno Calderoli votato ieri sera conriferimento alla sola elettivita’ dei senatori. Chiunquepero’ legga l’intero testo, se sufficientemente avvertito deicontenuti di cui si discute, resta stupito per comeCalderoli, da autentico pifferaio magico, possa aver convintoa votare un ordine del giorno cosi’ chiaramente leghista econfederale, che segnerebbe un’indubbia rottura dello Statounitario. In particolare rispetto a partiti che si chiamanoForza Italia o popolari Per l’Italia (si suggerisce a questopunto di cambiare il nome in Italie), nonche’ SinistraEcologia e Liberta’ fin qui mai particolarmente vicina allaLega. Del Movimento 5 Stelle ci si puo’ viceversa rinunciarea stupire”. ”Si puo’ capire l’intento politico comune -aggiungeCeccanti- di fare dispetto al governo, si puo’ anche capiredi preferire l’elezione diretta contestuale dei senatori, madavvero si possono accettare di fatto anche le tesi leghistesu due aspetti chiave con una sorta di maxi-devolution e discomparsa del governo nazionale?”. D – Quali sono?. Ceccanti – ”Il primo punto super-leghista del testo e’ ilseguente: …”prevedere, altresi’, corrispondentementeall’elenco delle materie di competenza esclusiva statale, unelenco di materie di competenza esclusiva regionale, conparticolare riferimento alle seguenti: ordinamento dellaRegione; governo del territorio e urbanistica; pianificazionee dotazione infrastrutturale del territorio regionale emobilita’ al suo interno; promozione dello sviluppo economicolocale, scientifico e tecnologico nei diversi settori;mercato e politiche del lavoro; turismo di ambito regionale;valorizzazione dei beni culturali e ambientali; attivita’culturali; organizzazione dei servizi alle imprese; tuteladella salute e organizzazione dei servizi sanitari;protezione civile; servizi sociali; organizzazionedei serviziscolastici, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche;diritto allo studio anche universitario; istruzione eformazione professionale; coordinamento della finanza localee forme associative degli enti locali; ordinamento degli entidi area vasta; prevedere, all’articolo 116 dellaCostituzione, che l’esercizio della funzione legislativa inmaterie di competenza esclusiva statale possa essereconferito ad una o piu’ Regioni, anche su richiesta dellestesse, previa intesa con le Regioni interessate, in presenzadi una dimensione territoriale ottimale, definita anche daintese fra le Regioni, e purche’ la Regione assicuriequilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio. Intali casi, la legge disciplina l’esercizio delle funzioniamministrative”. D – Lei ha parlato di un secondo punto federale-leghista.

Qual e’?. Ceccanti – ”Il secondo punto, pienamente coerente, e’ laneutralizzazione del governo nazionale e della suamaggioranza, ottenuto ampliando la legislazione bicameraleparitaria, ma soprattutto, obbligando per tutte le altreleggi a superare il veto del Senato con una corrispondentemaggioranza della Camera: ” —prevedere che, in tutti glialtri casi, le determinazioni del Senato delle Autonomie,quando esercita il potere di richiamo, se adottate amaggioranza non minore di quella assoluta, possano esseredisattese dalla Camera dei deputati solo con maggioranzaequivalente”. Coerente perche’ non ci sarebbe piu’ uno Statoda governare, ma solo una Confederazione dai deboli legamiche si governerebbe dai capoluoghi di regione o dimacro-regione”.

D – Cosa fare a questo punto?. Ceccanti – ”Forse sarebbe il caso di chiudere la fase deidispetti e di passare, per tutti coloro che non sonoleghisti, a emendare il testo del governo con una logicasimile a quella delle grandi democrazie parlamentaridecentrate, dove le Regioni sono valorizzate in chiaveunitaria e dove la Camera che ha l’esclusiva del rapportofiduciario non possa essere bloccata da anomali poteri diveto. Chiudiamo prima possibile questa parentesi leghista. E’meglio per tutti”. min/vlm