Governo: Poletti, no guerra a sindacati ma musica e’ cambiata

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(askanews) – Rimini, 7 mag 2014 – Nessuna ”guerra” con isindacati ma per il governo ”la musica e’ cambiata” e devedecidere senza chiedere ”il permesso”. Lo ha detto il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, parlandocon i giornalisti a margine del congresso della Cgil aRimini. Tra il premier e i sindacati, ha detto Poletti rispondendoai giornalisti, ”non credo che si inneschino guerre fredde ocalde di nessuna natura. Ci sono scelte che il governo fa, dimerito e di metodo, e’ legittimo che si sia d’accordo o nond’accordo”. A chi gli chiedeva se l’esecutivo sia pronto a fare leriforme, come quella del mercato del lavoro, anche contro isindacati, Poletti ha replicato che ”noi non facciamo nientecontro nessuno, noi facciamo le cose che pensiamo siano utiliai cittadini italiani”. E se il premier Matteo Renzi hachiesto un ‘passo indietro’ alla Cgil, Poletti sottolinea che”io non chiedo a nessuno di fare passi da nessuna parte,credo che il governo faccia bene a tenere la propriaposizione di merito e la propria modalita’ difunzionamento”. Commentando il riferimento alla ‘torsione democratica’evocata ieri dal segretario generale della Cgil, Poletti hadetto che ”bisognerebbe dare il significato vero alle parolerispetto a due punti che sono la partecipazione e ladecisione. Io credo – ha ribadito – che questo Paese abbiabisogno di decisione, quindi il governo ha scelto didecidere. E’ legittimo che si critichi ma e’ altrettantolegittimo che questo governo si assuma in maniera esplicita,puntuale e diretta questa responsabilita’. Noi lo abbiamofatto e non abbiamo chiesto il ‘permesso’ a nessuno perche’credo che sia un dato normale, naturale , fisiologico dellademocrazia”. Questo perche’ ”l’Italia e’ il paese del ‘Si’.

Pero’ finito il ‘si”, ci si fanno dieci giri di filo spinatointorno e non si capisce piu’ se il ‘si” era un si’ o eraun’altra cosa”. afe/sam/rob