Crisi: Vitelli (Sc), con piano organico si puo’ cambiare Paese in 2 anni

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(askanews) – Roma, 7 mag 2014 – ”Dall’Europa giunge un monitochiaro: non dobbiamo illuderci di essere fuori dalla crisi.

La crescita del PIL per l’anno in corso e’ dello 0,6% (e lastima OCSE e’ ancora piu’ bassa: 0,5%). Disoccupazione edebito pubblico sono in ulteriore peggioramento a fronte diun gettito fiscale in crescita, a riprova di un livello ditassazione che continua a lievitare. ”In questasituazione”, commenta in una nota Paolo Vitelli, deputato eresponsabile per lo sviluppo economico di Scelta Civica, ”e’urgente che il governo acceleri sulle riforme, concentrandosisu di un piano organico e non frammentato di provvedimentiche provochino un’immediata e rapida inversione ditendenza”.

Secondo Vitelli ”tale piano deve includere: il completarele misure sul lavoro (con la riforma del contratto a tempoindeterminato e degli ammortizzatori sociali, prevedendol’investimento di tutte le risorse disponibili nel processodi ricollocazione): l’attuazione concreta e immediata delprocesso di sburocratizzazione (il sistema ad oggi e’complesso, farraginoso e scoraggia gli investitori)eliminando ostacoli, lungaggini e oneri per i cittadini esoprattutto per le imprese; promuovere le esportazioni:l’Italia spende male e poco (e’ al 111mo posto nelfinanziamento all’export): le esportazioni, che crescono maancor troppo poco, sarebbero linfa vitale per il sistema”.

”Inoltre – prosegue ancora Vitelli – occorre adottare alpiu’ presto il provvedimento sul rientro dei capitalidall’estero: tale misura, se ben calibrata, consentirebbeallo stato di incassare qualche decina di miliardi,immettendo nel sistema una nuova, ingente liquidita’: unaoccasione da non perdere per dare l’avvio immediato ad unpiano straordinario di investimenti in grado di modernizzareil paese, creare immediata occupazione, far salire il PIL equindi far scendere il peso percentuale del debito”.

”Vanno ancora citate”, sottolinea Vitelli, ”lariduzione dell’IRAP, la riforma della giustizia, lariorganizzazione della scuola: per queste grandi riformeimpieghiamo magari qualche mese in piu’, ma facciamole bene,in modo incisivo e risolutivo”.

”Se seguiamo questo piano”, conclude Vitelli, ”senzaperderci in populismi o iniziative dettate soltanto dalconsenso, possiamo cambiare il Paese in due anni”.

com/vlm