Lavoro: Messina (Idv), recuperare risorse da vendita beni confiscati

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(askanews) – Roma, 2 mag 2014 – ”La vera emergenza del nostroPaese rimane una sola: creare nuova occupazione. Ben venganogli 80 euro a chi ha gli stipendi piu’ bassi, ma se ci sono 4milioni e mezzo di persone in Italia che non hanno neppure damangiare, sarebbe stato piu’ opportuno pensare prima a loro.

Se il problema sono le risorse che mancano, si possonorecuperare dalla lotta all’evasione fiscale, dal recupero deicapitali illecitamente portati all’estero, da un’efficacelotta alla corruzione, dalla lotta alla mafia”. E’ quanto hadichiarato il segretario nazionale dell’Italia dei Valori,Ignazio Messina, ospite della trasmissione Omnibus.

”Pensiamo soltanto che la corruzione ci costa ogni annoqualcosa come 60 miliardi di euro – sottolinea Messina – comeci fa sapere la Corte dei Conti. Noi ci stiamo occupandodella lotta alla mafia attraverso la proposta di legged’iniziativa popolare per la vendita dei beni confiscati, masiamo addirittura al paradosso che, in Italia, non neconosciamo neppure il numero totale e preciso in quanto mancaun Albo. Quello di cui nessuno si rende conto e’ che in unmomento di crisi e difficolta’, occorre tenere piu’ altal’attenzione nei confronti della mafia che aggredisce edentra nelle aziende, appropriandosene, perche’ e’ l’unicosoggetto che ha tantissime risorse da investire. Quello chedobbiamo fare e’ mantenere la competitivita’ delle nostreimprese nel rispetto delle regole, alleggerendole del pesosoffocante e limitante della burocrazia”. ”Occorre evitare, infatti, che – conclude Messina -aziende come la Fiat, quando c’e’ da guadagnare, sispartiscano gli introiti, quando la situazione comincia atraballare, invece, mandino tutti i lavoratori in cassaintegrazione o trasferiscano la produzione in Olanda ed inInghilterra, perche’ in quei Paesi le condizioni per leimprese sono decisamente piu’ favorevoli che da noi”. com/vlm