Legge elettorale: Brunetta, via il lodo Lauricella o salta accordo

72 8, 1368 -

(askanews) – Roma 3 mar 2014 – ”Io li chiamo emendamenti ‘campacavallo’ o ‘Penelope’. Se non li ritirano, significa cheRenzi non tiene ne’ il Pd ne’ la maggioranza dei partitini.

Allora salta l’accordo e la responsabilita’ ricadra’ tuttasul premier”. Lo afferma il capogruppo di Forza Italia,Renato Brunetta, in un’intervista al quotidiano ”laRepubblica”, spiegando la posizione del suo partitosull’emendamento Lauricella, che lega l’entrata in vigoredella legge elettorale alla riforma del Senato ,e supossibili altri analoghi in vista dell’arrivo dell’Italicumin Aula a Montecitorio. ”Potrei anche definirli emendamenti ”coda di paglia’perche’ chi vuole legare la legge elettorale all’abolizionedel Senato non vuole nessuna delle due cose”, prosegueBrunetta, il quale dice di non credere ”che il premiervoglia stracciare l’accordo”: ”Ma esistono variedichiarazioni da parte della maggioranza a favoredell’emendamento Lauricella e consimili tipo l’abolizionedell’articolo 2 del Senato. Tutto questo e’ fuori dagliaccordi”. ”C’e’ un’intesa – afferma l’ex-ministro – diciamoistituzionale con noi e con i partiti della maggioranza,firmata anche da Alfano. Mi chiedo perche’ dovrebbe esserecambiata la posizione del presidente del Consiglio e del suopartito”. Alla domanda sul perche’ sarebbe inaccettabile uncollegamento della legge elettorale con la riforma del TitoloV e l’abolizione di Palazzo Madama, Brunetta risponde:”Sarebbe incostituzionale. Quando si fa una nuova leggeelettorale in un regime di bicameralismo, qual e’ ancora ilsistema attuale, non penso siano ammissibili emendamenti chelegano la legge elettorale e altre riforme. L’Italicum e’ unprovvedimento ordinario, il resto richiede una revisionecostituzionale che prevede la doppia lettura e il referendumconfermativo. Alla fine, chi cerca di tenere insieme le duecose non vuole ne’ la legge elettorale ne’ le riforme”. ”Berlusconi e’ in una posizione di win win. In ogni casovinciamo. Se Renzi mantiene l’accordo, vinciamo noi, lui el’interesse degli italiani che hanno bisogno di’ un nuovoassetto istituzionale. Se Renzi non mantiene l’accordo, anchese io non lo credo, o se un colpo di mano lo manda sottoperde solo lui. Vincerebbero allora i piccoli partiti perche’dimostrerebbero che il premier non governa la suamaggioranza. Ma conviene? Dopo Renzi non c’e’ un altrogoverno, ci sono le elezioni. E per chi vuole allungare itempi della legislatura sarebbe un boomerang”, concludeBrunetta. com-sgr/gbt