Legge elettorale: Sisto, la road map in Commissione. Fare presto e bene

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di Angelo Mina.

(askanews) – Roma, 2 gen 2014 – Fare presto, ma evitando diandare in affanno solo per rispondere alla piazza esoprattutto seguire le indicazioni della Corte Costituzionalee cercare un accordo politico il piu’ ampio possibile: questala road map per la riforma elettorale, come indicata daFrancesco Paolo Sisto, presidente della Commissione Affaricostituzionali della Camera dove nei prossimi giorni verra’formalizzata la scelta della nuova legge elettorale.

A Sisto (deputato di Fi) l’Asca ha chiesto di illustrarel’agenda dei lavori che sta ricevendo -come oggi colsegretario Pd Renzi- continue sollecitazioni a fare presto. In Commissione, spiega Sisto, ”riprendiamo la prossimasettimana, non appena riaprono le Camere, con un Ufficio dipresidenza per le audizioni, che sono state chieste da tuttii gruppi e che esauriremo massimo in due sedute e poicominceremo a discutere. Ci sono 21 proposte di legge cheforse diventeranno 22. Insomma di materia da discutere cen’e’.

Io ho intenzione di imprimere ai lavori un ritmo serrato,ma con serrato voglio dire che intendo fare presto e farebene contemporaneamente. Molto pero’ dipendera’ anche dagliaccordi politici, che sono importanti. Soprattutto-parliamoci con la franchezza che non deve mancare- quellodella riforma elettorale e’ un discorso che non si puo’chiudere senza la pubblicazione delle motivazioni dellasentenza della Corte Costituzionale, che non vanno solo lettema anche digerite.

Quindi fare presto non puo’ significare un cortocircuito peri meccanismi di democrazia parlamentare”.

D – Quindi, realisticamente prima della meta’ di gennaionon si entrera’ nel vivo dei lavori?.

SISTO – ”Realisticamente, nessuno fa il Superman dellavicenda. Noi utilizzeremo buona parte del lavoro gia’ svoltodal Senato.

Tante audizioni sono state gia’ fatte, quindi non si trattadi un new deal, si tratta di proseguire quel lavoro gia’fatto e di completarlo con quanto i gruppi riterrannonecessario per chiudere l’istruttoria e passare alladiscussione, in attesa delle motivazioni della CorteCostituzionale, ma soprattutto di un accordo politico cherenda piu’ agevole la strada verso il risultato.

Quindi massima attenzione, massima allerta, tempi celerima sottoposti a queste ineliminabili condizioni se vogliamoessere realisti. Quindi accordo politico, largo accordopolitico perche’ piu’ largo e’ meglio e’. Io auspico davveroun accordo tenendo presente che una legge elettorale non e’un accordo su un accisa agricola, ma su una legge che incidee determina la democrazia di un paese in modo fondamentale.

Questa e’ la road map che posso tracciare con lavori serratiin commissione. Su questo non c’e’ problema, visto chefacciamo le notturne, come fossero aspirine, anche se lanotturna deve essere una necessita’ e non un metodo. Andarein affanno non e’ una cosa utile, sarebbe piu’ una rispostadi piazza che di pensiero e il risultato non sarebbe poi ilmigliore”.

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