B-Day: Carfagna, oggi al Senato l’odore malevolo di mandorle amare

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(askanews) – Roma, 27 nov – ”Se le cose andranno cosi’ comequalcuno ha deciso che vadano, oggi il Senato scrivera’ unapagina storica della Repubblica italiana. La piu’ nera. Daicontorni inquietanti e dall’odore malevolo di mandorle amare,come il cianuro. Una parte, minoranza nel Paese,estromettera’ dal Parlamento il leader della parte avversa,maggioranza tra la gente, a seguito dell’interpretazionecapziosa di una norma che, in una sua parte, viola in manierapalese uno dei principi piu’ elementari del dirittooccidentale: la irretroattivita’ delle norme penali”. Loscrive la portavoce del gruppo Fi-Pdl alla Camera deideputati Mara Carfagna, nell’ultimo editoriale di ThinkNews,il quotidiano online che dirige.

”Silvio Berlusconi decadra’ da senatore – sottolineaCarfagna – non perche’ un tribunale lo ha giudicato colpevoledi un reato ma a seguito di una decisione politica, meditatada tempo dalla sinistra italiana e dalle sue appendicipopuliste e costruita attraverso le sapienti mani dieccellenti azzeccagarbugli del diritto parlamentare. L’ultimoatto, il piu’ melodrammatico – prosegue -, di una guerracondotta contro il leader di Forza Italia che dura ormai daquasi venti anni. Lotta politica nelle Aule del Parlamento,nelle piazze, nei media ma soprattutto lotta giudiziarianelle Aule dei tribunali”.

”Numeri, dati e particolari raccontati oggi dalla freddacronaca de ‘Il Tempo’ – evidenzia l’esponente del movimentoazzurro – che non lasciano spazio a dubbi. E’ stata econtinua a essere una persecuzione. Una caccia allo stregoneorchestrata in grande stile. Silvio Berlusconi come ilterminale di una serie infinita di nervature la gran partedelle quali, se non tutte, dal colore rosso vivo. Quel fuocoardente della lotta politica – continua – praticataattraverso gli strumenti della coercizione legale propridella magistratura. Una parte che si fa il tutto. Una parte,dai precisi connotati ideologici, che sovrasta il tutto e nedetta i ritmi, le cadenze, l’agenda. Un tutto, la politica,che non ha piu’ strumenti di difesa ed e’ costretta pertantoa subire o stringere patti che prima o poi verrannodisattesi. E intanto il Paese – conclude Carfagna – soffre ladebolezza della sue classe dirigente”.

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