Riforme: Upi, con Province stazioni appaltanti uniche 30 mld di risparmi

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(askanews) – Roma, 21 nov – ”L’economista Gustavo Piga ieri ciha spiegato che riorganizzare le oltre 10 mila stazioniappaltanti esistenti e unificarle nelle 107 Provinceprodurrebbe un risparmio di oltre 32 miliardi di euro, il 2%del PIL, il 21% della spesa pubblica, e senza toccare unposto di lavoro. Un Paese che vuole avviare davveroun’operazione di cancellazione degli sprechi e diefficientamento della spesa non puo’ trascurare questecifre”. Lo dichiara il Presidente dell’Upi, Antonio Saitta,annunciando la presentazione di un emendamento al Disegno diLegge sulle Province e le Citta’ metropolitane. ”Come hasottolineato il Prof. Piga, razionalizzare le stazioniappaltanti sarebbe strategico per operare quella gestionedegli sprechi cui si appresta a lavorare il Commissario perla spending review Carlo Cottarelli. Centralizzare il tutto alivello statale avrebbe un effetto territoriale perversomentre le Regioni, che sono forti dal punto di vista dellalegislazione e programmazione, non possono gestire funzioniamministrative operative. Parcellizzare sui Comuni, poi, nonprodurrebbe alcun effetto in termini di economia di scala. LeProvince invece dispongono di uffici tecnici altamentequalificati che gia’ operano nella gestione degli appalti alivello territoriale e a supporto dei Comuni, come succedeper esempio con i contratti dei global service per lagestione delle scuole. Si tratterebbe di costituire 107stazioni appaltanti, tra l’altro facilmente controllabilidalle 107 Ragionerie periferiche, capaci di esaltare lepiccole e medie imprese locali. Siamo certi che laCommissione Affari Costituzionali che sta lavorando con moltaattenzione al Disegno di legge del Governo e che dovra’stabilire quali funzioni assegnare alle Province, vorra’accogliere questa nostra proposta, dimostrando che lavolonta’ politica che detta la riforma non e’ quella dirispondere a slogan ma di riorganizzare davvero al megliol’amministrazione del paese”. res/rus