Mafie: oltre 10 mld il valore dei beni confiscati dallo Stato

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(askanews) – Roma, 21 nov – Una ”discreta finanziaria”, paricertamente ad oltre 10 miliardi di euro. Questo il valorenominale del solo patrimonio confiscato dallo Stato allemafie. Il dato e’ stato fornito oggi dal direttoredell’Agenzia per i beni confiscati, prefetto Giuseppe Caruso,a margine della presentazione, al Viminale, di uncortometraggio dal titolo ”Fiori dal cemento” realizzato daun gruppo di giovani scout di San Damiano D’Asti cheripercorre la vita e la morte di Alberto Varone, a Maiano diSessa Aurunca, piccolo imprenditore che si ribello’ al localeclan camorristico fino a pagare la sua scelta con la vita.

Una presentazione, quella del cortomeotraggio, alla qualehanno preso parte anche il presidente della CommissioneAntimafia Rosy Bindi, il sottosegretario alla giustiziaGiuseppe Beretta e il viceministro dell’Interno FilippiBubbico.

E’ stato lo stesso prefetto Caruso a indicare quelle cheancora restano, da alcuni anni dal suo varo, le”criticita”’ che vive l’Agenzia nazionale per i beniconfiscati e che vanno dalla mancanza di personale fino aidifficili iter burocratici per l’assegnazione dei beniconfiscati alla criminalita’. ”Questo – ha spiegato il prefetto – soprattutto perquanto riguarda le aziende gestite dalle mafie che, spesso,giungono decotte nelle mani dello Stato e che non riesce poia garantirne la sopravvivenza”. Da qui la richiestadell’istituzione di un ”fondo di locazione”, in grado disostenere l’emersione dall’illegalita’ di queste aziende e,quindi, garantire occupazione per quanti vi lavorano e per leloro famiglie”. A prendere la parola, tra gli altri, anche la presidenteRosy Bindi la quale ha ricordato che l’Italia e’ il paesedelle mafie e anche quello della lotta alle mafie, con unalegislazione molto avanzata, di esempio, a livellointernazionale.

Indicando, quindi, l’impegno che la commissioneparlametare si appresta a riprendere, la Bindi ha indicatoquella di divenire, sempre piu’, sitmolo alla funzionelegislativa antimafia che spetta al Parlamento. Tra lequestioni da rivedere la Bindi ha indicato proprio ”la leggesulla confisca e la destinazione dei beni anche perche’ – hadetto – la crisi sta producendo risultati proprionell’economia mafiosa e toccare i soldi della criminalita’significa toccare il potere stesso delle mafie”.

Da parte sua, invece, il viceministro Bubbico, haconfermato l’impegno del Viminale a sostenere ogni iniziativain tema di sottrazione di fondi alle realta’ criminali.

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