Italia-Francia: dichiarazione, sostegno autorita’ libiche in transizione

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(askanews) – Roma, 20 nov – Preoccupazione per la situazionelibica e’ espressa nella dichiarazione congiunta di Italia eFrancia del summit di Roma. Dopo i successi iniziali,evidenziano i due paesi, che hanno rappresentato l’elezionedel Congresso generale e la nomina del governo di Ali Zeidan,”ci rammarichiamo che la transizione politica sia bloccata.

Il deterioramento della situazione di sicurezza rappresentauna minaccia per la riuscita del processo di transizione, lastabilita’ della regione, ma anche per l’Europa”.

L’Italia e la Francia riaffermano ”il loro sostegno alleautorita’ libiche nel quadro del processo di transizione,rinnovano gli impegni assunti in seno al G8 e alla UE, inparticolare con la missione EUBAM Libia, ed esprimono il lorosostegno alla seconda Conferenza internazionale per la Libianel settore della sicurezza, che sara’ ospitata dall’Italia(in data da definire)”. Nell’ottica di rafforzare la visibilita’, l’efficacia el’impatto della PSDC sul terreno, la UE deve riconoscere labanda sahelo-sahariana, compresa la Libia, come una zonaprioritaria per gli interessi della sicurezza degli Europei emettervi in opera un ”approccio globale” grazie ad azionicivili e militari in sinergia. Analoga considerazione deveessere rivolta alla regione del Corno d’Africa, il cuicarattere strategico e’ incontrovertibile per i due Paesi.

”Ci rallegriamo del successo della missione europea EUTMMali – si legge ancora nel documento -, cui contribuiscono inostri due Paesi, e sosteniamo il prolungamento del suomandato ed il suo ampliamento alle attivita’ dei seguiti.

Inoltre, incoraggiamo la UE ad accelerare i suoi sforzi dipianificazione in vista del dispiegamento, appena possibile,di una missione PSDC civile di formazione e di assistenza abeneficio delle forze di sicurezza interne maliane, poiche’le autorita’ maliane ne hanno espresso l’esigenza”. ”Cirallegriamo dell’avvio della missione EUBAM Libia lo scorsomaggio, ma constatiamo con preoccupazione il ritardoaccumulato nello stabilimento del quartier generale dellamissione, cio’ che frena la messa in opera delle attivita’del mandato”, prosegue la dichiarazione. Il controllo deitraffici, e dunque delle frontiere libiche, terrestri emarittime, costituira’ un fattore chiave nella riuscitadell’azione della UE in tutta la regione, Mali e Nigercompresi. A fronte del deterioramento della sicurezza edell’instabilita’ del quadro politico si impone unriorientamento del mandato della missione EUBAM Libiaaffinche’ la sua azione possa essere di beneficioprioritariamente verso gli spazi di confine del Sud e lefrontiere marittime.

red-gbt