Ilva: Edo Ronchi, errore grossolano e falsita’ nel dossier di Vendola

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(askanews) – Roma, 20 nov – Il dossier sull’Ilva presentato daVendola ieri al Consiglio Regionale della Puglia ”contieneun errore grossolano: ignora il recepimento, nel 1999, delladirettiva 96/61/CEE, che stabiliva per le diossine delleindustrie il limite di 0,1 nanogrammi. Altro che10.000!”.

E’ la secca risposta di Edo Ronchi, sub commissario perl’ Ilva, chiamato in causa dal Governatore della RegionePuglia, Niki Vendola, circa il suo operato ai tempi in cuiera ministro dell’Ambiente.

Spiega Ronchi: ”Leggo su La Gazzetta del Mezzogiorno cheVendola avrebbe presentato un dossier al Consiglio Regionaledella Puglia il 19 novembre nel quale sarebbe scritto :’chissa’ perche’ nel 97,l’allora Ministro dell’Ambiente EdoRonchi emise un decreto che porta il suo nome con cuiestendeva agli inceneritori il tetto di emissioni di 0,1nanogrammi, ma lasciava invariato a 10.000 nanogrammi ladiossina prodotta dalle industrie’ . Perche’ – chiarisceRonchi – il limite 0,1 per gli inceneritori era previsto dauna direttiva europea che riguardava gli inceneritori(Direttiva 94/67/CE) , in vigore da 6 anni, non recepitaprima, ma recepita per iniziativa del sottoscritto.

La seconda affermazione e’ semplicemente falsa: sono, infatti, intervenuto sulle emissioni degli impianti industriali,diossine e furani comprese , con il Decreto legislativo 4agosto 1999 (GU n. 252 del 26 ottobre 1999) di recepimentodella direttiva 96/61/CEE relativa alla prevenzione eriduzione integrate dell’inquinamento e che stabiliva che,anche per gli impianti esistenti, per tutta una serie diinquinanti (diossine e furani comprese) andavano rifissati ilimiti delle emissioni che dovevano, e devono, basarsi sullemigliori tecnologie disponibili che, come e’ notoconsentivano, e consentono, di stare a 0,1 nanogrammi . Altroche 10.000 nanogrammi!”.

”Sostenere che siano rimasti in vigore valori simili – fanotare Ronchi – significa non conoscere le norme vigenti,ignorare recepimento della diretta 96/61/CEE e fornire alibia chi non ha provveduto tempestivamente ad applicare quellalegge, arrivando ad una prima AIA per l’ILVA solo nel2011”.

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